”E’ significativo -aggiunge Princi in un’intervista all’Adnkronos- che Vitale abbia detto che è partito dal nulla, da una famiglia di umili origini. La scuola ha costituito il suo trampolino di lancio”. Il liceo ”da Vinci” negli anni scorsi era stato tra quelli che aveva valutato con molti cento e lode i suoi diplomati, ”i nostri ragazzi si affermano al di sopra delle medie nazionali per la loro qualità sia nelle materia umanistiche che in quelle scientifiche” spiega la dirigente. ”Il sapere diventa unitario, noi lavoriamo sull’approccio alla conoscenza. Stimoliamo i ragazzi -continua- a lavorare su loro stessi, lo studio è mirato alla formazione globale degli studenti. Diciamo sempre ai nostri alunni che la cultura e la conoscenza rende liberi e li fa affermare nel mondo, e che dietro gli scienziati ci sono persone normalissime e hanno fatto tesoro degli insegnamenti”. E’ proprio così che le insegnanti citate da Vitale nella lettera che ha scritto alla scuola, in particolare la docente di matematica e fisica Maria Vazzana e la docente di storia e filosofia Luciana Calabrò, descrivono il loro ex alunno: ”Sempre curioso e brillante, ha fatto tesoro di tutti gli insegnamenti”. I due ricercatori Vitale e Trincali”hanno il merito -conclude la dirigente Princi– di aver reso orgogliosi i calabresi di aver formato queste intelligenze. Spesso facciamo vittimismo ma questa volta esultiamo perché abbiamo dimostrato che dove c’è talento si può decollare. Anche da Reggio Calabria”.
Reggio, scoperta delle onde gravitazionali: la soddisfazione della dirigente del liceo Vinci
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