Un 2015 disastroso: a Messina chiudono più di mille negozi

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I dati diffusi dalla Confcommercio costituiscono un allarme senza precedenti. La sigla di Picciotto pronta alla mobilitazione

Il peso delle tasse, la crisi congiunturale, i problemi strutturali della nostra economia: sono tanti i fattori legati all’autentica mattanza di esercizi commerciali registrata nel messinese. Secondo i dati diffusi dalla Confcommercio, 1.015 imprese avrebbero chiuso i battenti in città nel corso dell’anno che si è concluso, un’emorragia che ha colpito soprattutto i piccoli proprietari dei negozi, vessati dal fisco a livello nazionale e comunale. E l’Amministrazione non sembra rendersene conto. “La mancata revisione dei regolamenti (come Cosap e Pubblicità) nel periodo della crisi, di fatto sta creando un clima che scoraggia la piccola impresa. La Confcommercio – ammonisce il presidente provinciale Carmelo Picciotto –  di fronte all’atteggiamento di assoluta chiusura di Palazzo Zanca, intende avviare una serie di iniziative volte alla mobilitazione dei piccoli imprenditori del commercio e dei servizi”.

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