Subito dopo la posa della prima pietra al cantiere di Mulini di Calanna, per l’avvio dei lavori della Gallico-Gambarie, a Sant’Alessio in Aspromonte tutte la autorità territoriali si sono riunite per confermare gli intenti del progetto
“Da oggi inizia la vera sfida, quella sul campo: inizieremo, come è obbligatorio, con la bonifica sul cantiere degli ordigni bellici; questo prenderà un po’ di tempo e lo faremo con il supporto delle forze armate”. A detta dell’ingegnere Catalfamo, è stato previsto un tratto aggiuntivo di circa 600 metri che arriverà in località Ciarro di Podargoni, finanziato dalla Provincia.
I lavori del cantiere inaugurato intanto andranno avanti con l’istallazione di vasche di lavaggio poste all’esterno così da non interferire con la vita dei comuni vicini; per la stessa finalità, si installeranno le barriere anti polvere. Da lì si andrà avanti come da crono programma, con le varie attività di movimento su terra. Il tutto, con la speranza di potersi ritrovare tra un paio di mesi e fare il punto della situazione.
Un entusiasmo che caratterizza questa “giornata storica”, come l’ha definita il consigliere provinciale Cannizzaro, il quale ricorda l’intero percorso che dall’impegno preso dalla giunta precedente ha portato fin qui. “Diversi sono stati i momenti di difficoltà e tensione – afferma – ma grazie alla tenacia di tutta l’amministrazione provinciale siamo riusciti a raggiungere questo grande traguardo. Oggi la Vallata rivendica un sacrosanto diritto, grazie anche ai cittadini. Sono orgoglioso – chiosa Cannizzaro – e soddisfatto di fare parte dellaVallata del Gallico. Questo è lo spirito della politica del fare”.
E di “fare” ce ne è e tanto nei 580 giorni previsti fino alla conclusione dei lavori di un’opera che vuol dire tanto anche per il presidente Nicola Irto, sia per tutto quello simboleggia, sia perché mette in atto le cosiddette “buone pratiche attuate sul territorio. Spero che l’opera – parole di Irto – diventi un esempio per i tempi di consegna”.
E ai colori politici non vuole guardare nemmeno il presidente Oliverio: “Credo che sia di cattivo gusto mettere cappelli per quelli che sono i percorsi passati. Dobbiamo passare dalle proclamazioni ai fatti, e noi oggi facciamo un fatto. La Gallico-Gambarie è una delle grandi opere strategiche che consente di cacciare dall’isolamento vasti territori e vaste aree. Mi auguro che la programmazione rispetti i tempi previsti e vada a buon fine”.
Questo l’intervento di Mario Oliverio, il quale annuncia la sua prossima presenza all’inaugurazione della Diga sul Menta e del Metramo.
Una parte che si sente di rivendicare la Provincia di Reggio, alla cui guida c’è Giuseppe Raffa, che comunica l’investimento, da parte della sua amministrazione, di 4 milioni di euro tesi a far partire i bandi per altri due cantieri che colleghino la strada a Gambarie.
“Una strada che unisce in tutti i sensi – dichiara Raffa – anche le varie energie messe in campo. Oggi abbiamo posto la prima pietra nello scetticismo collettivo, scetticismo che dobbiamo trasformare in energia, considerando le varie difficoltà che incontreremo. Altre le abbiamo già superate con quest’opera, passando vittoriosi dieci gradi di giudizio”.
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