Il presidente, nel recente passato, ha esternato la sua contrarietà alla fusione con Gioia Tauro: il 31 si giocherà la partita decisiva, in occasione della Conferenza Stato-Regioni
Il 31 marzo sarà un giorno decisivo per Messina: da un lato, infatti, dovrebbe arrivare l’agognato previsionale del 2015, un documento che la Giunta sta stilando fuori tempo massimo e che dovrà essere presentato in aula con tutti i crismi del caso; dall’altro, in occasione della Conferenza Stato-Regioni, Rosario Crocetta dovrà far valere le istanze del territorio e opporsi alla “svendita” dell’Autorità Portuale legata alla fusione col medesimo ente di Gioia Tauro. Il presidente della Regione non ha mascherato, in passato, la sua riottosità al progetto, additando la decisione dell’Esecutivo Renzi, reo di non tenere in considerazione né i fattori economici dell’operazioni né le realtà sociali di riferimento. E proprio a Crocetta fa appello il centro-destra messinese, affinché non molli la presa rispetto a quanto affermato a Palazzo Zanca lo scorso 8 febbraio.