L’assessore vuole organizzare una contro-mobilitazione per difendere l’operato della Giunta e risollevare lo spirito rivoluzionario di chi l’ha sostenuta nelle urne
La posizione è stata meglio definita in seguito. Parlando di un’autentica gestazione dell’atto, Ialacqua ha così dipinto quanti criticano l’operato della squadra di governo: dietro la mozione di sfiducia ci sarebbero “alcuni giornalisti, qualche sindacato, alcune forze politiche ed i loro leaders che non hanno mai elaborato il lutto della perdita del ‘potere’ comunale, alcune associazioni e movimenti sonoramente sconfitti o ridimensionati nelle precedenti elezioni, gruppi d’interesse e poteri forti più o meno occulti. Tutti insieme contro il nemico comune, quella giunta dal basso che in due anni e mezzo non è riuscita, pensate un po’, a risolvere i problemi causati da 20 anni di sfascio determinato da giunte di centro-destra, di centro-sinistra e da commissariamenti vari. Il problema non è se si raggiungeranno le 16 firme per la presentazione della mozione di sfiducia o i 27 voti per l’approvazione definitiva, e possiamo immaginare le frenetiche telefonate e le agitate riunioni di queste ore per raggiungere l’agognato quorum, quanto – continua Ialacqua – se la città che ha creduto nel cambiamento saprà reagire al colpo di mano/Stato che si sta organizzando in queste ore, al tentativo di ribaltare il voto dei cittadini che il 24 giugno 2013 hanno votato per Accorinti sindaco, all’obiettivo di cancellare il tentativo, unico nel suo genere, di cambiare dal profondo il modo di governare la cosa pubblica”. Da qui l’idea di una contro-mobilitazione per far sentire al sindaco la vicinanza della popolazione rispetto ad una Giunta che avrebbe scardinato il malcostume amministrativo delle precedenti esperienze di governo.