L’amministratore ecclesiale della Diocesi ha fatto appello alla comunità spiegando come in controluce, nella storia della Passione, sia possibile leggere la promessa di un cambiamento autentico
“La Pasqua è la festa dell’energia, della forza. Ma è la forza che si sprigiona da un dramma di un Uomo, dalla grande ingiustizia che si perpetra ai Suoi danni. Noi assistiamo ad un inganno, ad una frode, alla compera di testimoni, alla corruzione, alla formazione di un cartello tra i poteri costituiti che decidono di distruggere Gesù. E tutto questo non è stato comunque decisivo, perché l’energia della Resurrezione – pur non eliminando tutto questo – ha rivelato la malizia delle trame, aprendo la soluzione con la via del Paradiso. Sulla terra continuano spesso a vincere i malfattori: non sempre, ma spesso. Ma ai malfattori possiamo dire che sono tali, perché la Passione di Cristo è luce e verità, e concede al malfattore di redimersi e di correggere i suoi comportamenti in presenza di un vero pentimento“. Così si è espresso Monsignor Antonino Raspanti, amministratore ecclesiale della diocesi di Messina, nel messaggio pasquale rivolto alla città. Lo stesso Raspanti ha invitato la comunità a riscoprire il coraggio della lotta per la Verità e per la Giustizia.