Migliaia di persone pronte a sfilare contro Cosa Nostra. La città ricorda il suo tributo di sangue versato agli interessi delle cosche
Ore 12.15 – Alla fine del suo discorso, Don Ciotti ha abbracciato Vincenzo Agostino. Per entrambi è arrivata la standing ovation della piazza.
Ore 12.11 – “In questa terra, a Capo d’Orlando, è nata l’organizzazione anti-racket: a chi si mette insieme per la legalità va la nostra stima. Continueremo il nostro impegno, continueremo la nostra battaglia per la conoscenza, che è una battaglia per la nostra libertà. Il nostro patrimonio siete voi, ragazzi. Qui, in questa piazza e in altre duemila piazze d’Italia” ha proseguito Don Ciotti, il cui intervento volge al termine.
Ore 12.00 – “La grande affluenza nelle piazze italiane per questa XXI giornata di commemorazione delle vittime della Mafia, come attestano i numeri diffusi dall’associazione Libera, è un fatto positivo. Negli italiani c’è la piena consapevolezza che bisogna continuare a lottare senza sosta per estirpare questo vero e proprio cancro della nostra società. Commemoriamo ogni giorno il ricordo di quelle vittime con l’impegno delle istituzioni, delle forze di polizia della magistratura e soprattutto con il coraggio dei cittadini onesti”. A dirlo è Dorina Bianchi, sottosegretario ai Beni Culturali e deputato calabrese del Gruppo Area Popolare (Ncd-Udc).
Ore 11.57 – Confedercontribuenti manifesta la propria adesione all’iniziativa di Libera. “L’obiettivo di questa Giornata della Memoria e dell’Impegno serve non solo a ricordare le vittime innocenti dellemafie, ma anche a rinnovare l’impegno nella dura lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata. Per combattere la mafia serve maggiore potere delle forze dell’ordine affinché abbiano mano libera, nel quadro ovviamente, delle norme costituzionali, per fermare il dilagante fenomeno criminale e mafioso. Gli imprenditori e i cittadini in generale devono essere salvaguardati dallo Stato, non possono correre il rischio di lasciarsi ammazzare nel tentativo di una legittima difesa. In questa giornata particolare rinnoviamo la richiesta di una modifica delle norme che spesso rallentano le azioni di polizia nella prevenzione e nella lotta quotidiana, costretti ad attendere i tempi dell’autorità giudiziaria, spesso lenta, perché carica da troppe incombenze. Serve velocità nelle azioni repressive, e dunque bisogna lasciare massima autonomia alle forze dell’ordine anche in fase di indagine. L’eccessivo garantismo mortifica lo Stato di diritto, e i cittadini italiani pagano le imposte anche per vedersi garantire la propria sicurezza, senza dover dubitare dell’efficienza dello Stato” dichiara il Presidente di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro. La Giornata della Memoria in ricordo delle vittime della mafia serve anche per stare vicino alle persone che non vogliono rassegnarsi alla violenza mafiosa e agli abusi di potere. “Con le nostre associazioni Confedercontribuenti e ANVU facciamo appello anche a tutti i Cittadini affinché dimostrino realmente di essere contro la mafia e con la legalità. Non possiamo assistere impassibili a dimostrazioni di affetto e ammirazione verso i boss come avvenuto a Castelvetrano, a Bari o a Roma. Noi affianchiamo e supportiamo chi denuncia, Non è vero che lo Stato non c’è! Non c’è solo quando ci si affida alla mafia” ha dichiarato Franca Decandia coordinatrice nazionale Confedercontribuenti e Presidente ANVU.
Ore 11.50 – Don Ciotti continua il suo intervento affrontando il tema dei flussi migratori e del referendum sulle trivelle: “Non possiamo denunciare la mafia e continuare a fare distinzioni tra profughi e migranti, specie sapendo come la guerra sia fonte di profitto per troppi. La verità ci potrà costare, c’è sempre costata, ma costi quel che costi noi vogliamo questa verità. E denunciamo gli abusi sull’ambiente e rivendichiamo il diritto delle popolazioni di opporsi allo scempio dei propri territori, come per le trivelle“.
Ore 11.46 – Ancora Don Ciotti, sulla sua visita nella provincia peloritana: “Sentiamo prepotentemente dentro di noi l’obbligo di portare il nostro contributo. Sono stato nella periferia di Messina e ho visto la meraviglia del complesso scolastico di Villa Lina Ritiro, laddove dirigente e professori sognano per i propri ragazzi la competenza della cittadinanza. Una magia“.
Ore 11.30 – Don Ciotti inizia il suo intervento innanzi alla platea di Piazza Duomo. “Siamo qui, e in duemila luoghi d’Italia in questo momento, soprattutto per i familiari. Il giorno della memoria, da istituire per legge, è un dovere nei loro confronti e nei vostri confronti, la tappa di una memoria condivisa che abbiamo voluto insieme, e che non si limita a ricordare ma si impegna a realizzare gli ideali per cui i nostri affetti sono vissuti“
Ore 11.09 – è iniziata la lettura dei nomi delle vittime di Cosa Nostra.
Ore 10.20 – mano nella mano: scout e familiari delle vittime fanno ingresso a Piazza Duomo.
[alcune foto sono tratte dai social-network]