L’evento espositivo, allestito nel Salone degli Specchi, sarà visitabile fino al 9 aprile 2016
Si tratta di una provocazione sul valore eterno dell’opera d’arte nel contesto di un’operazione di rivalutazione dei fumetti. Caminiti riprende quei connotati che si possono ritrovare nella “pop art”, movimento artistico nato tra gli anni ’50 e ’60 che si contrappone all’espressionismo astratto e che offre la massima attenzione alla quotidianità, al linguaggio della società dei consumi ed ai suoi miti.
Nelle sue opere si ha una rivisitazione dei capolavori di grandi artisti in chiave fumettistica, un’azione che punta all’elevazione del fumetto ad opera d’arte assoluta e che dissacra, senza distruggere, una forma espressiva abusata e svuotata dei contenuti. Caminiti sostiene che l’arte rimane sempre tale anche quando c’è la sovrapposizione dei fumetti sulle grandi opere dell’arte pittorica, evidenzia il rifiuto dell’estetica tradizionale e di quella d’avanguardia attraverso una linea che stupisce grazie all’accostamento di forme inconsuete che mettono in crisi le tecniche tradizionali e i paradigmi consolidati tipici di un pensiero borghese spesso obsoleto. La mostra resterà aperta fino al 9 aprile 2016 e sarà visitabile tutti i giorni, sabato mattina compreso, escluso la domenica e l’ingresso è gratuito.