MessinAmbiente, poche risorse e troppe incertezze: emergenza a un passo

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Con le festività pasquali chiude Motta Sant’Anastasia: la città si prepara al peggio. E intanto perfino il porta a porta è a rischio

Procedendo su questa strada, non si potrà andare avanti per molto tempo. Giovanni Calabrò, commissario liquidatore di MessinAmbiente, lo ammette con desolazione: lo stato di agitazione permanente dei dipendenti è giustificato dalla mancata retribuzione delle mensilità, ma in assenza di bilancio diventa difficile, ove non impossibile, programmare gli interventi per effettuare il servizio sul territorio cittadino. Non basta la buona volontà: le vetture della partecipata di via Dogali continuano a muoversi all’interno del perimetro urbano, ma i mezzi necessitano di manutenzione e il taglio ventilato dalla Giunta rischia di essere l’ennesima mazzata. Se finora la città ha retto, le prossime vacanze pasquali – con la chiusura provvisoria della discarica di Motta Sant’Anastasia – potrebbero essere nefaste per l’igiene cittadina. Calabrò si è confrontato con l’assessore responsabile, Daniele Ialacqua, e coi consigli circoscrizionali, ascoltando nel dettaglio le rimostranze provenienti dai quartieri. Al termine dell’incontro, il commissario non ha lesinato critiche nei confronti del Dipartimento competente, retto da Domenico Signorelli, reo di muoversi in autonomia e con politiche diverse rispetto a quelle concordate in sede societaria. Perfino il porta a porta, una bandiera di quest’Amministrazione, rischia di restare lettera morta per l’assenza di risorse.

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