Presentato stamane, presso la Sala “Italo Falcomatà” dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, il Dossier Statistico Immigrazione 2015: i dati e le esperienze più significative
E’ stato presentato stamane il Dossier Statistico Immigrazione 2015: la sede perfetta per tale presentazione, la seconda rispetto a quella fatta l’anno scorso, non poteva che essere l’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria. Dal dossier, a cura di IDOS, in partenariato con Confronti e in collaborazione con l’UNAR, emergono in sintesi una crescita progressiva, seppur rallentata, della popolazione immigrata; un forte aumento dei processi di inserimento (acquisizioni di cittadinanza, iscrizioni a scuola, incidenza sugli occupati e sulle nascite); persistenza del bilancio positivo tra spesa pubblica ed entrate statali assicurate dagli stranieri; miglioramento delle statistiche penali; crescenti difficoltà nel superare le discriminazioni e nell’orientare le politiche di immigrazione e di integrazione. Tutti dati riferiti al 2014, da cui si è constatata anche una difficoltà, seppur diminuita, nel garantire un sistema di accoglienza adeguato.
A fare il punto sulla situazione, stamane, alcuni ricercatori, tra cui, Roberta Saladino (IDOS), che si è concentrata principalmente sugli “Aspetti demografici dell’Immigrazione in Italia e in Calabria 2015”: per quanto riguarda la nostra Regione, a detta della Saladino i dati salienti sono essenzialmente tre: “il movimento migratorio caratterizzato dai flussi dei migranti forzati, quindi dei richiedenti asilo che aumentano sempre di più, sono più di 4mila in Calabria, ma l’aspetto più preoccupante è che assume sempre più carattere familiare, e ciò lo deduciamo dall’incremento dei minorenni; il secondo aspetto è che l’immigrazione stabile, i cosiddetti migranti economici, crescono sempre di più, e questo lo si evince anche dalla ricomposizione dei nuclei familiari; il terzo aspetto – continua a dire Roberta Saladino – che ci porta a riflettere sulle opportunità occupazionali, si rifà ai flussi in uscita: è ripreso il flusso dei migranti calabresi verso l’estero: infatti attraverso i dati della IRE si evince che sono più di 300mila nel 2014 i calabresi iscritti”.
Per fare riferimento ad altri dati più specifici trasmessi stamane, si deve dire che la Calabria si trova al 15esimo posto in termini di concentrazione di immigrazione. Essendo oggi 8 marzo, poi, non si poteva non riferirsi anche alle donne: l’incidenza delle donne sul totale della popolazione straniera residente in Calabria è pari al 53,0%, un valore superiore alla media nazionale (52,7%); sempre Roberta Saladino riconduce tale dato ad un incremento del numero di badanti e al già citato ricongiungimento familiare. Una rilevante presenza di donne si registra in provincia di Vibo Valentia (56,7%), Cosenza (55,4%) e Catanzaro (53,0%). I giovanissimi (0-14 anni), al 31 dicembre 2014, rappresentano il 15,2% della popolazione straniera: la loro incidenza dal 2001 al 2014 è aumentata del 10,1 punti percentuali.
In Calabria, si aggiunge, provengono prevalentemente immigrati dall’Europa, insediati soprattutto a Cosenza e a Reggio Calabria. Le prime tre comunità di provenienza sono riferite alla Romania, al Marocco e all’India.
Per quanto riguarda i dati sull’occupazione in Calabria, al 2014 sono 55.823 gli immigrati impiegati soprattutto nel settore dei servizi e dell’agricoltura; le imprese immigrate in Calabria sono oltre 12 mila nel 2014, secondo i dati di Unioncamere.
Ma la Calabria, lo si è detto, è stata e continua ad essere, anche una regione di forte emigrazione: infatti, si trova al quinto posto per emigrati all’estero, ben 382.132 (48,1% donne), e questi flussi migratori partono sopratutto dalla provincia di Cosenza e di Reggio Calabria.
Dati da cui si può trarre spunto per riflettere, ma soprattutto per agire: questo è emerso chiaramente da ogni intervento previsto stamane. In primo luogo, il Magnifico Rettore della “Dante Alighieri”, Salvatore Berlingò, ha lamentato l’assenza delle Istituzioni alla presentazione del Dossier, da cui si evince “la conoscenza dei dati reali, che può contribuire a modificare la cultura che si sta diffondendo, anche purtroppo in maniera deviata. Emerge che gli stranieri – prosegue Berlingò – contribuiscono in senso positivo al bilancio: non sottraggono risorse, ma le portano. C’è ancora difficoltà nel superare le discriminazioni, a causa dell’opinione falsata su di loro, e questo può servire da stimolo per sviluppare nuovi indirizzi politici. Il nostro Paese – chiosa il Magnifico Rettore – dovrebbe sfruttare di più i fondi europei per portare avanti le politiche di cooperazione. Fino a qualche tempo fa l’Italia utilizzava solo il 17% di tali fondi per le politiche di cooperazione e sviluppo. La vocazione specifica di questa università è di fare del Mediterraneo un’area integrata, attrattiva, di modello e di eccellenza nei confronti anche del panorama europeo e mondiale”.
È alle Istituzioni, però, che verrà comunque presentata una relazione sul Dossier Statistico Immigrazione 2015: lo sottolinea Marcello Spagnolo, della Fondazione Amici della Dante, il quale riassume alla stampa il concetto cardine dell’incontro odierno: “è una presentazione che per il secondo anno la Fondazione Dante Alighieri offre alla città nel tentativo di cercare di capire meglio il fenomeno dell’immigrazione. Si sta parlando tanto di tutte queste dinamiche che spesso e volentieri non si riescono a capire, e la prospettiva che si vuole dare con tale studio è squisitamente di carattere scientifico: con un’analisi sociologica, ma anche quantitativa, prevalentemente, viene fatta una fotografia di quale è la situazione dell’immigrazione nella nostra Nazione, ma anche degli sviluppi all’interno del nostro territorio.
Nel 2014, si ricordi, i migranti nel mondo sono giunti probabilmente a sfiorare i 240 milioni, con un’incidenza superiore al 3% sulla popolazione mondiale. Anche nel contesto dell’Unione Europea, dal 2011, si sta conoscendo, sul versante della mobilità, una fase di transizione di dimensioni inusuali rispetto al passato, che non sembra destinata ad esaurirsi in tempi brevi.
In riferimento al posizionamento geografico di Reggio Calabria, si esprime quest’oggi Davide Grilletto, Coordinatore del Progetto Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) “Approdi Mediterranei” Comune di Villa San Giovanni: “noi , come la Sicilia, siamo un vero e proprio ponte sul Mediterraneo – dice –considerando anche che nel 2015 sono stati più di 17mila (tra adulti e minori) i migranti forzati sbarcati nel porto di Reggio, città sede di un’Università per Stranieri. La Calabria, poi, è la terza regione rispetto ai posti di accoglienza dei progetti Sprar: da maggio 2015 c’è una sezione Sprar a Reggio, un intervento molto importante fatto dal Governo. I posti di accoglienza del progetto Sprar stanno aumentando e aumenteranno anche nel 2016”. A detta di Grilletto, sono circa 50mila i posti di accoglienza riferiti al 2014, e ci si prospetta di arrivare a 60mila nel 2016.
Un incontro, quello di oggi alla “Dante Alighieri”, ricco non solo di dati, ma anche di esperienze. Tra queste c’è quella di Monis Pandhu Hapsari (Associazione degli studenti indonesiani in Calabria), che collegandosi a “l’immagine della donna musulmana nella pluralità culturale in Indonesia” parla di “pluralità culturale, processo di acculturazione, armonia”, parole chiavi del messaggio che si cerca di trasmettere da Reggio.
- “Aspetti demografici dell’Immigrazione in Italia e in Calabria 2015”: intervista a Roberta Saladino (IDOS) [VIDEO]
- “L’immagine della donna musulmana nella pluralità culturale in Indonesia”: intervista a Monis Pandhu Hapsari [VIDEO]
- Reggio, Dossier Statistico Immigrazione 2015: intervista a Marcello Spagnolo (Fondazione Amici della Dante) [VIDEO]