Nel nuovo testo gli amministratori di Catania, Messina e Palermo non saranno più ipso facto primi cittadini della realtà metropolitana. Decisivo, in tal senso, il voto contrario dei franchi tiratori
Dopo un lungo e tribolato cammino, l’Assemblea Regionale Siciliana ha varato la legge bis per l’abolizione delle province siciliane. Il testo approvato in aula tiene conto delle modifiche chieste da Roma, modifiche che erano state sollecitate rispetto al precedente impianto normativo che poco aveva persuaso il Governo centrale. Nel nuovo dispositivo la norma che conferiva il mandato di sindaco della Città Metropolitana direttamente ai primi cittadini di Palermo, Catania e Messina è stata cassata a scrutinio segreto. L’adozione del testo, con 29 voti favorevoli e 33 voti contrari, non ha ottenuto il quorum richiesto e su Crocetta si è abbattuta immediatamente l’ombra dell’instabilità per via dei franchi tiratori. Le elezioni si terranno tra 15 aprile e 30 giugno, dopo la tornata amministrativa.