Non tendono a placarsi le critiche contro il neo assessore al bilancio, Luca Eller Vainicher. Le dichiarazioni sul proprio profilo Facebook riguardo la “puzza di mafia” presente a Messina hanno scatenato un putiferio mediatico che ha coinvolto anche cittadini e sindacati
Non tendono a diminuire le polemiche che ha scatenato il neo assessore al bilancio Luca Eller Vainecher in un post pubblicato ieri sera sulla propria pagina Facebook che, sopra una foto dedicata a Paolo Borsellino, scrive testualmente:
“Quanto pudore… Non molti mi hanno ben spiegato come funziona veramente in ?#?Sicilia, e specie a ?#?Messina, la ?#?mafiamaledetta… ma il tanfo lo sento comunque… i profumi francesi e le varie ciprie non riescono a coprire il lezzo che ammorba l’aria… è l’odore del marciume e della morte fatta di disoccupazione, saracinesche che chiudono, salari che non si pagano, disperazione sociale, disastro economico… eppure la ?#?SiciliaViva riuscirà a prevalere!”
Immediatamente dopo la pubblicazione delle affermazioni si sono susseguiti (e continuano a crescere) una serie di commenti che individuano l’assessore come l’ennesimo “professore” che vuole dare lezioni di civiltà ai siciliani, ma che nella pratica amministrativa non ha ancora fatto niente per preservare la città da ulteriori danni economici.
A Eller, inoltre, rispondono anche i sindacati, tra cui l’Orsa di Messina che sottolinea: “non sentivamo il bisogno dell’ennesimo oriundo salva-sicilia che giunge sul territorio per impartire lezioni di civiltà agli indigeni sottomessi dalla mafia; passando da qui, pagati con i soldi dei siciliani, ci avete detto di tutto: cloaca, verminaio, mafiosi, per esaltare all’inverosimile la missione di civilizzazione che la politica territoriale vi affida dichiarando implicitamente la propria incapacità a gestire la cosa pubblica“.
Anche il deputato regionale di Ncd Area popolare di Messina Nino Germanà risponde alle affermazioni di Eller e in particolare invita il neo assessore a mettere da parte “certe uscite inopportune e preoccuparsi di fare il suo dovere nell’unica città italiana senza bilancio previsionale 2015. Specie considerate le gravi responsabilità che egli stesso ha riscontrato nell’operato della giunta di cui fa parte, dando così ragione alle critiche che sin dalle prime avvisaglie di cattiva gestione avevamo contestato a questa amministrazione”.