A Palmi (Rc) si rivaluta lo scrittore De Francia

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di Giuseppe e Sigfrido Parrello -Un noto adagio recita: Il tempo sempre galantuomo e questo vale ancor di più in campo letterario specie nell’ambito più ristretto della letteratura a vocazione regionalistica per la quale, nel tempo, viene scoperto un afflato ampio e nazionale. Nel nostro caso il riferimento ad uno scrittore palmese dei primi del 00, Letterio De Francia, letterato e novelliere le cui capacità pregio sono state riscoperte nell’ultimo periodo, forse anche a causa della notevole spinta culturale voluta dall’Amministrazione comunale che, su imputo del sindaco Giovanni Barone, propone la valorizzazione delle migliori capacità ed espressioni del territorio. Così una casa Editrice di livello nazionale, la Donzelli Editore, ha proposto una doppia pubblicazione dell’opera del De Francia, fiabe e novelle calabresi, una in edizione più pregiata ed una in due volume in edizione integrale in dialetto calabrese con testo italiano a fronte e l’altra in unico volume.  A recuperare l’opera dell’illustre palmese perchè non venga dimenticato ha pensato l’Associazione culturale “Ermelinda Oliva” magistralmente diretta dalla professoressa Elia Nasso e dall’artista Lucia Saffioti che hanno proposto anche momenti di studio in relazione all’opera letteraria del De Francia conclusi con un partecipato incontro alla Casa della cultura “L. Repaci” di Palmi cui hanno presenziato centinaia di studenti. Sicchè sotto la direzione artistica del letterato prof. Santino Salerno, grazie anche alla collaborazione della dirigente del settore Cultura dott. ssa Mariarosa Garipoli, stato possibile recuperare la memoria dello studioso e novelliere che, nato a Palmi nel 1877 e di condizioni economiche modeste, si iscrisse in letteratura italiana all’università di Messina e successivamente alla scuola superiore normale di Pisa dove raggiunse la laurea. Dopo aver a lungo insegnato all’estero, in Italia raggiunse la libera docenza in letteratura italiana approfondendo gli studi sulla novellistica realizzando così un importante approfondimento culturale antropologico alla raccolta della tradizione orale della novella e della favola incardinato su un particolare progetto di studio relativo alle tradizioni popolari calabresi, garantendo altresì il recupero della lingua dialettale calabrese e di miti e personaggi di una cultura, trasmessa di bocca in bocca, a rischio di scomparsa. Il De Francia muore presto, nel 1940, lasciando una raccolta di fiabe e novelle che ottennero un ragguardevole successo di critica da essere più volte ristampate. Uno stile ed una ricchezza culturale notevoli tanto da essere notato da Italo Calvino che ne scelse alcune (5) per la sua raccolta di fiabe italiane Il responsabile della casa Editrice Donzelli, nel consegnare al sindaco di Palmi Giovanni Barone una copia delle opere che il primo cittadino ha subito donato alla biblioteca della Casa della cultura, si impegnato ad organizzare con l’Ente, una manifestazione indirizzata alla riscoperta dell’autore palmese e ad una migliore conoscenza delle sue opere e ricerche coinvolgendo i diversi settori culturali del territorio. ?ve ce ne fosse bisogno viene sottolineare ancora una volta la peculiarità culturale e la ricchezza letteraria della nostra terra ha tenuto a sottolineare il sindaco Barone. Spesso purtroppo valorizzata da grandi professionisti non nostri  Comunque un pregevole ed interessante dono per grandi e piccini nella migliore tradizione della favolistica europea dei Grim e dei Perrault in una visione onirica e gustosamente fantasmagorica ricca di buon senso e di valore aducativo.

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