A Reggio Calabria la Fregata Carlo Margottini riceve la Bandiera di Combattimento [FOTO, VIDEO e INTERVISTE]

/
StrettoWeb

Stamane, al porto di Reggio Calabria, la Fregata della Marina Militare Italiana “Carlo Margottini” ha ricevuto la Bandiera di Combattimento: il sindaco Giuseppe Falcomatà ha consegnato il tricolore al Comandante dell’Unità Capitano di Fregata Massimo Bonu. Una cerimonia all’insegna della tradizione

cerimonia reggio nave carlo margottini (33)Da Reggio Calabria, da sempre città di mare, quest’oggi arriva un messaggio di una vicinanza esistente e ancora più rafforzata con la Marina Militare Italiana. Nello splendido scenario dello Stretto di Messina, nel porto cittadino, stamane ha avuto luogo la cerimonia di consegna della Bandiera di Combattimento, vessillo distintivo di ogni Nave Militare da guerra, al Comandante dell’Unità Capitano della Fregata Carlo Margottini, Massimo Bonu.

A consegnare la bandiera, il sindaco Giuseppe Falcomatà. Presenti all’evento odierno tra le più alte cariche istituzionali cittadine, nazionali, civili, militari e religiose, tra cui il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Onorevole Domenico Rossi.

Imponenti, la Fregata Carlo Margottini e l’unità anfibia San Marco, ormeggiata anche’essa presso la Banchina nuova di Levante del porto di Reggio.

La bandiera, come si trasmette, simbolo della Patria, è l’elemento che dà identità alla nave, tratto di suolo italiano itinerante per le acque del mondo. L’impiego di questa bandiera nell’occorrenza della battaglia ha origine antiche: le navi delle Repubbliche Marinare di Genova e Venezia avevano a bordo un vessillo destinato al solo tempo dello scontro navale in quanto più vivida nei colori nazionali rispetto a quella naturalmente consunta dalle lunghe navigazioni. Secondo la tradizione di origine risorgimentale, la bandiera di combattimento viene donata alle navi militari da comitati, cittadini, rappresentanze di città, province o regioni e associazioni combattentistiche legate in qualche maniera al nome della nave.

cerimonia reggio nave carlo margottini (27)E sulla scia della tradizione si è svolta l’intera cerimonia odierna: Carlo Margottini fu un capitano di vascello, medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria, più volte in missione, negli anni ’40, nel Canale di Sicilia. A lui è dedicata la nave, dinnanzi a cui la cerimonia di oggi ha avuto luogo. Dopo l’arrivo delle autorità e la sfilata dei gonfaloni della regione Calabria, a prendere la parola il sindaco Falcomatà: “La storia di Reggio è da sempre legata al mare, e oggi è per noi motivo di grande orgoglio essere teatro di questo evento. Sono convinto che questa bandiera, da oggi, entrerà nel cuore di ciascun membro dell’equipaggio, in un momento storico in cui la sicurezza della Comunità Europea viene continuamente messa a repentaglio”. Oltre ad esprimere parole di ringraziamento, Giuseppe Falcomatà, in una giornata come quella di oggi, ha voluto ricordare il Capitano Natale De Grazia, “figlio di questa terra” morto avvelenato a 38 anni mentre era in viaggio per completare delle indagini sui traffici illeciti dei rifiuti.

Dopo il sindaco Falcomatà, è stata la volta del Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio Giuseppe De Giorgi, lieto di celebrare questa cerimonia a Reggio, per altro nel periodo della festa del Santo Patrono, San Giorgio.

cerimonia reggio nave carlo margottini (34)L’intervento del Sottosegretario Domenico Rossi, invece, si è incentrato sulla sempre più sentita vicinanza all’Europa: “i confini della navale non più italiani, ma europei”, ha dichiarato prima di rivolgersi ai giovani così: “dopo cerimonie come queste, non pensiamo al tricolore solo quando gioca la nazionale di calcio; la democrazia ha bisogno di partecipazione attiva e non di spettatori. Cerimonie come questa ci consentano di non essere spettatori, di portare i valori del tricolore e della Carta Costituzionale nelle nostre case, nelle nostre scuole, nei nostri posti di lavoro. Al di fuori di qui c’è ancora chi crede di lanciare segnali intimidatori: ecco perché c’è bisogno di ribadire i valori a cui ci riferiamo, come la libertà, la solidarietà, la legalità. Se qualcuno ancora ha dubbi, che guardi gli uomini e le donne con le stellette”.

Tutti sugli attenti, infatti, osservati ed ammirati anche da giovanissimi, che hanno potuto altresì guardare da vicino la Nave Carlo Margottini (F 592), la terza delle fregate classe FREMM (Fregate Europee Multi Missione) e la seconda della classe in configurazione ASW (Anti Submarine Wafare). L’unità, si trasmette, costruita nello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso (GE), è stata varata il 29 giugno 2013 e successivamente trasportata allo stabilimento del Muggiano per il completamento dell’allestimento e le prove di collaudo. È stata poi consegnata alla Marina Militare il 27 febbraio 2014.

cerimonia reggio nave carlo margottini (13)“Per noi è un’emozione unica, che si unisce ai tre momenti fondamentali di un’unità navale, che sono il valore, la consegna della bandiera di combattimento, probabilmente il momento più toccante, ed il disarmo”. Così alla stampa il Comandante dell’Unità Capitano di Fregata Massimo Bonu, il quale esprime parole di lode nei confronti della città di Reggio “stupenda” e verso il porto “meraviglioso”.

Ma si continua in nome della tradizione: il Cavaliere Armando Tocci consegna il cofano porta bandiera, il sindaco Falcomatà dona la stessa al Comandante di Nave Carlo Margottini, e dopo la benedizione di Monsignor Giuseppe Fiorini Morisini e la preghiera del marinaio, il Comandante consegna il vessillo all’ufficiale più giovane della nave, che la porta a bordo. Si conclude così, con il giuramento, la scarica di missileria e l’ammainamento del tricolore, la cerimonia odierna.

La Bandiera di Combattimento verrà poi riposta nel suo cofano, custodita presso l’alloggio del Comandante e messa a segno solo nell’imminenza della battaglia. Alla fine della vita operativa della nave, la Bandiera di Combattimento viene consegnata al Sacrario delle Bandiere delle Forze Armate presso il Vittoriano a Roma.

Condividi