Un percorso esperienziale progettato internamente per i più piccoli, che nella cornice della Villa Comunale di Reggio, tutte le mattine dal 18 al 30 aprile, potranno conoscere e vivere, divertendosi, la storia della Santo patrono della città, San Giorgio
Proprio per riscoprire i valori e gli ideali che caratterizzano un “valoroso cavaliere”, forza, coraggio, impegno, rispetto, lealtà, collaborazione, i bambini saranno i protagonisti di un viaggio fortemente esperienziale, emotivo ed interattivo, teso a tirar fuori i sentimenti positivi e costruttivi. Una vera e propria impresa per i piccoli, che sono chiamati a compiere: diventare anche loro dei valorosi cavalieri, vivendo un po’ la realtà di quei tempi, insieme a personaggi tipici e caratteristici dell’epoca; in ogni tappa, resa più affascinante dalla bellezza della Villa Comunale, i bambini potranno interagire con il cavaliere San Giorgio, che impersonifica tutti gli ideali positivi suddetti e insegnerà loro l’importanza degli stessi.
Degna conclusione del percorso, la sconfitta del drago: i bambini si ritroveranno insieme nell’anfiteatro dove potranno dare prova delle virtù conquistate.
“La nostra città ha bisogno di esempi positivi, ha bisogno di eroi – aggiunge Francesca Megale– i bambini, in questa manifestazione saranno calati all’interno del racconto, un racconto che parte da San Giorgio visto prima come cavaliere che come Santo”.
Una storia, da quanto si evince, che non segue gli schemi classici del racconto, un progetto nato nel giro di un mese. Lo conferma Primo Azzará, che ha parlato stamane per conto dell’associazione Corso Sud: “sono dieci mesi che il Comitato si muove nell’ottica di rivalutare una parte del corso; seguendo questa scia, si è creata una certa sintonia con l’amministrazione comunale. Oggi vogliamo aggiungere un altro tassello parlando di San Giorgio. Il Comitato, che è una fucina continua di creazione di eventi, con questa manifestazione ha voluto mettere un po’ da parte i suoi obiettivi proncipali e fare un atto d’amore per la città. Abbiamo voluto etichettare questa manifestazione – chiosa Azzarà – come prima edizione, perché deve essere per noi un inizio”.
“Se siamo affianco alle associazioni – dice infine Giovanni Latella – è perché ci crediamo, e noi abbiamo il dovere di supportare anche questo progetto sia ludico che culturale”.