La lista del sindaco esorta il primo cittadino a fare chiarezza: anche sui rimpasti si è avuta l’impressione di assistere a un gioco delle tre carte
“Gli sprazzi di partecipazione e di condivisione della linea politica sono ancora accompagnati da troppa opacità, e spesso da buio pesto, soprattutto quando sono in ballo importanti scelte che possono incidere sull’indirizzo politico dell’intera Amministrazione, come la definizione dei criteri per rimodulare le deleghe assessoriali o per dare il benservito ad alcuni assessori e l’accesso in Giunta ad altri” riporta lo stesso comunicato. E se il principio che ha guidato i rimpasti sembra essere “fuori uno, dentro uno” – somigliando così a un gioco delle tre carte – CMdB nota con stupore come “Renato” sia diventato un uomo solo al comando. “Ci interroghiamo allora, ancora una volta, su qual è il luogo in cui maturano le decisioni di Renato, se né la Giunta né il suo Movimento di riferimento possono partecipare, a carte scoperte, al momento della ponderazione. Abbiamo sempre contestato, e continueremo a farlo, il metodo unico dell’empatia applicato alla politica: la sintonia ‘spirituale’, oltre a determinare il rischio di incorrere in grossi abbagli, non è condizione sufficiente per la costruzione di un comune percorso politico” conclude la nota della base accorintiana.