Messina, Accorinti promette: in 72 ore il bilancio. Signorino fa lo gnorri e lancia un patto per lo sviluppo

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Il primo cittadino si è interfacciato con le forze sindacali: entro martedì sarà approvato l’atto, poi verrà convocato in sessione straordinaria il Consiglio. La Cisl ha accolto le parole del sindaco con freddezza e scetticismo, mentre l’assessore Eller Vainicher ha ventilato l’ipotesi di una rivoluzione interna alla macchina burocratica

accorinti e signorinoLa presenza delle forze sindacali nei corridoi di Palazzo Zanca è servita a far salire ulteriormente la tensione. Cgil, Cisl e Uil, nella giornata di ieri, hanno messo pressione all’Amministrazione cittadina, rea di non aver ancora varato il bilancio di previsione del 2015, esponendo l’ente alla paralisi e rendendo il pagamento delle mensilità più una speranza che una certezza. Alla fine di una giornata convulsa, e dopo serrati incontri coi rappresentanti dei lavoratori, il sindaco – pur rinnegando sulla carta “l’annuncite” – ha promesso che entro martedì sarà approvata la bozza definitiva del documento contabile, sì da consentire una riunione straordinaria del Consiglio nell’arco di poche ore.

luca-eller-vainicherUn cronoprogramma che non ha persuaso molto i lavoratori: “se  si riuscisse a recuperare il tempo perduto di un anno in 72 ore, lo definiremo un miracolo da mago, di quelli con la bacchetta magica” ha commentato laconico Calogero Emanuele della Cisl. Uno sforzo titanico, una lotta contro il tempo, che servirà per conoscere meglio il profilo politico di Luca Eller Vainicher, fin qui indicato dal primo cittadino come l’uomo della provvidenza, capace di cambiare le sorti della partita a pochi minuti dalla fine. Un novello Francesco Totti. “Se devo prendermi il carico enorme di questo Comune sono necessari nuovi modelli e nuova disciplina” ha affermato ieri l’assessore interessato, che non ha lesinato critiche al personale dell’ente: “La musica è cambiata e servono nuovi modelli organizzativi. Chi ha sbagliato dovrà pagare. Se ci rendiamo conto che ci sono delle responsabilità , prenderemo provvedimenti senza aspettare settembre“.

Guido Signorino, frattanto, ridimensionato dal rimpasto e invitato a occuparsi solo delle politiche di sviluppo cittadino, ha pensato di porre all’ordine del giorno un nuovo “patto per la città”. Mentre nei corridoi di Palazzo Zanca il suo successore spiegava che il Comune potrebbe ancora andare incontro al fallimento, Signorino – che di quel dissesto sarebbe corresponsabile, visti i tre anni di mandato “dal basso” all’interno della Giunta – rilanciava l’impegno della squadra di Governo a stimolare la ripresa produttiva. Come? Intercettando finanziamenti per la realizzazione delle opere pubbliche già indicate come prioritarie, valutando quali e quante infrastrutture strategiche costruire (una su tutte: la messa in sicurezza dell’acquedotto), incentivando il turismo con una piattaforma pensata per i crocieristi e con la valorizzazione dei prodotti tipici locali e continuando la campagna di prevenzione sismica. Il tutto, ovviamente, nel quadro di una collaborazione ad ampio spettro con le realtà che afferiscono alla città metropolitana e con tutte le istituzioni presenti sul territorio. Parole più volte riecheggiate in passato, tornate all’ordine del giorno nonostante il nuovo ruolo ricoperto dal docente universitario.

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