Non si placa la polemica sulla sospensione del servizio di refezione scolastica. I rappresentanti dei lavoratori sono pronti ad andare al muro contro muro: con le mense chiuse si danneggiano i lavoratori e le famiglie di Messina
Lunedì 18, dalle 9.30, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil saranno nuovamente in presidio a Palazzo Zanca dopo l’ennesima interruzione del servizio di refezione scolastica a Messina. Sindacati e lavoratori insceneranno una nuova protesta contro le inefficienze dell’amministrazione comunale, per rivendicare soluzioni e risposte tempestive nei confronti dei lavoratori e delle famiglie danneggiate dalla cessazione del servizio.
In tre anni di amministrazione Accorinti esso è stato sospeso per ben sei volte e da quanto si apprende la Giunta non coprirà gli ultimi mesi dell’anno scolastico in corso. Molto dura la presa di posizione delle Organizzazioni sindacali che denunciano come 80 lavoratori si troveranno senza occupazione, senza retribuzione per altri mesi.
“Un prezzo alto da pagare per questi lavoratori sui quali si sono riversate le conseguenze di una mancata programmazione”, denunciano le forze sociali che censurano l’inaccettabile atteggiamento della Giunta. I sindacati chiamano in causa il neo assessore al Bilancio, Luca Eller Vainicher, ricordando come nello scorso mese di febbraio, allora in qualità di esperto, avesse pubblicamente fatto presente che il servizio di refezione andava garantito. “Ci sono servizi che non devono essere sospesi”, aveva dichiarato alla stampa.