Atto Unico chiude la sua terza edizione con un nuovo spettacolo targato QA-QuasiAnonimaProduzioni
«Nudità è un titolo volutamente provocatorio che tuttavia – afferma Auretta Sterrantino, regista e drammaturgo della pièce – non racconta della nudità del corpo. Il senso di tutta la messinscena si raccoglie nel muto dialogo tra titolo, Nudità appunto, e sottotitolo Chiaroscuro permanente».
Lo spettacolo nasce da un’indagine sul rapporto tra musica e colore, partendo dallo studio di artisti come il musicista Schönberg e il pittore Kandinskij, di cui quest’anno ricorrono i 150 anni dalla nascita. A sottolineare questa relazione la scenografia firmata da Giulia Drogo e le musiche originali di Vincenzo Quadarella.
In scena Marialaura Ardizzone, Livio Bisignano e Oreste De Pasquale interpretano tre personaggi molto simili eppure molto diversi, accomunati da una forza indomabile che li stringe in un’implacabile ansia di ricerca. I tre si scrutano, si sfidano, si spingono reciprocamente oltre il limite. Vogliono vedere ma non essere visti. Nella penombra che li avvolge, un confronto serrato e senza scampo li condurrà a svelare ogni cosa. E niente sarà più come prima.