Il parlamentare regionale si concentra su una criticità emersa nelle ultime settimane, chiedendo l’implementazione del parco ambulanze o il rinvio ai privati volontari
“Siamo di fronte ad una situazione ormai divenuta insostenibile per il personale del 118, costretto a sguarnire la rete cittadina del servizio 118 per compiere viaggi, anche fuori provincia, alla ricerca del posto letto per il ricovero di pazienti sottoposti a TSO”. Lo afferma il capogruppo all’Ars di Sicilia Futura, Beppe Picciolo, che ha depositato una interrogazione rivolta al Presidente della Regione ed all’assessore alla Salute, Baldo Gucciardi, per avere un quadro preciso della situazione emergenza 118 a Messina. “Al medico del servizio sanitario del 118 – ha ricordato il deputato regionale – viene richiesto sempre più spesso di affrontare problematiche psichiatriche gravi che posseggono il carattere di urgenza, ed altrettanto spesso le scelte da fare sono molto difficili sia da un punto di vista clinico-terapeutico, sia da un punto di vista legale, ma soprattutto logistico. Nello specifico le difficoltà riscontrate da parte dei medici del 118 consistono nel prendere decisioni nei confronti di cittadini, affetti da un disturbo psichico che rifiutano le cure, e di conseguenza la rapida decisione se proporre o meno un trattamento sanitario obbligatorio (TSO) e il ricovero in reparto psichiatrico ove si trovi un posto letto disponibile; a questo fanno seguito molte volte veri viaggi (in altre città od anche altre regioni) per raggiungere le strutture sanitarie adeguate al ricovero, impegnando così i mezzi emergenziali per parecchie ore o addirittura per intere giornate, creando un disservizio nell’emergenza cittadina. Per far fronte a questo situazione – ha concluso Picciolo – è stata posta all’attenzione del Presidente Crocetta e dell’Assessore Gucciardi, la spinosa questione proponendo una serie di soluzioni partendo dalla convocazione urgente dei vertici regionali competenti del servizio sanitario e in concertazione cercare una soluzione per ampliare i posti per pazienti psichiatrici acuti sottoposti al T.S.O., o ancora valutare di potenziare urgentemente il parco mezzi/ambulanze e il personale medico e paramedico impegnato nel pronto intervento e per ultimo ma non meno rispondente come soluzione al problema, coprire la “vacatio” del servizio 118 con ambulanze private del volontariato, dotate di personale medico e paramedico competente e qualificato da convenzionare alla bisogna in caso di carenza transitoria di mezzi emergenziali disponibili per effettuare il trasporto di pazienti sottoposti a T.S.O. Ritenendo, peraltro, che quest’ultimo intervento correttivo proposto produrrebbe comunque un immediato risparmio per le casse della Regione, rispetto ai costi sopportati per i lunghi trasferimenti e i rischi connessi per la popolazione ed i pazienti tutti a causa dell’interruzione, di fatto, del servizio 118 in città”.