Messina puzza di mafia. Accorinti bacchetta Eller Vainicher ma lo difende dall’offensiva del Consiglio

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L’Aula non ha accettato le esternazioni dell’assessore al Bilancio: alcuni consiglieri hanno chiesto un chiarimento, altri le dimissioni dell’ultimo arrivato a Messina. Accorinti, però, ha difeso il suo nuovo braccio destro, pur invitandolo pubblicamente ad una maggiore oculatezza su un tema importante come la lotta alla criminalità organizzata

Le esternazioni su Facebook dell’assessore al Bilancio, Luca Eller Vainicher, hanno acceso una nuova bufera politica dalle parti di Palazzo Zanca. L’erede di Guido Signorino ha denunciato il tanfo di mafia che si avverte dalle parti di Messina, un tanfo insopportabile a giudizio dell’uomo nuovo di Sesto Fiorentino, chiamato a salvare la città dal dissesto. Parole forti, che hanno acceso l’orgoglio dell’asse partitico comunale, facendo pervenire sulla scrivania del sindaco una richiesta – trasversalmente condivisa – di chiarimento.

La rabbia dell’Aula

Desidero esprimere come cittadina, innanzitutto, ed in quanto rappresentante del Civico Consesso, la mia amarezza nell’aver dovuto leggere la superficiale ed offensiva lettura della nostra città che il nuovo Assessore ha postato, esponendo Messina ad ulteriori sberleffi mediatici. Le espressioni sopra le righe con cui il dott. Eller ha stigmatizzato una realtà, che per sua stessa ammissione non conosce ma che gli ha dato credito rispetto a un incarico importante, offendono tutti coloro che operano e si spendono per continuare a lottare per un futuro più limpido” ha affermato il presidente dell’aula consiliare Emilia Barrile. Pur non negando l’evidente presenza della criminalità organizzata nel territorio, l’esponente forzista ha specificato che essa non rende impossibile avvertire “il profumo delle buone prassi e delle coscienze rette”.

Parole condivise dal collega Pippo Trischitta, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Zanca, solerte nel chiedere le dimissioni del neo-assessore. E se Donatella Sindoni (Missione Messina) condivide la valutazione di fondo di Trischitta, esortando il sindaco all’allontanamento immediato dell’ultimo arrivato in Giunta, Pio Amadeo ha invitato Eller Vainicher ad andar in Procura anziché divertirsi a fare il puro sui social network.

L’ex accorintiano Gino Sturniolo ha rincarato la dose: “Le frasi di Eller vanno respinte al mittente. Dovrebbe andare via. Non si può pensare di scrivere un commento così indiscriminato che colpisce un intero territorio. Deve venire qua a rendere conto di quello che ha detto e chiedere scusa”. Valutazione fatta propria anche da Lucy Fenech, di Cambiamo Messina dal Basso, che ha esortato l’esponente della Giunta a lavorare sul Bilancio senza sprecare tempo in rete. Piccato, invece, il coordinatore del Megafono Massimo Finocchiaro, per cui Eller Vainicher può tranquillamente tornarsene in Toscana.

La difesa di Accorinti

Il primo cittadino, in serata, è intervenuto a difesa del suo assessore, cercando di calibrare meglio le infelici esternazioni condivise su internet. “Una questione così drammatica come la mafia – ha affermato Accorinti – non può essere occasione per uscite estemporanee, né divenire elemento di polemica. Soltanto un mese fa, decine di migliaia di persone hanno manifestato nella nostra città insieme a Libera ed ai familiari delle vittime innocenti delle mafie. Oggi come allora ribadiamo il nostro impegno per testimoniare la necessità di non rimanere mai in silenzio, ma di contrastare, con l’impegno di tutti, la criminalità mafiosa che si annida purtroppo pericolosamente in tanti ambienti. E’ necessario però, soprattutto per chi ha un ruolo pubblico, agire sempre con assoluto senso di responsabilità. La mafia non si combatte con proclami o dichiarazioni estemporanee, ma con un lavoro incessante che metta al primo posto il rispetto delle regole. Invito quindi tutti a rispettare questo percorso – conclude Accorinti – l’unico che questa Amministrazione vuole e deve seguire”.

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