Messina, rifiuti fuori dai cassonetti: Ialacqua passa alle denunce

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L’assessore ai nuovi stili di vita stufo delle pessime abitudini di taluni cittadini: “uno spettacolo indecoroso, convocherò un tavolo tecnico per rendere incisivo il monitoraggio” afferma dopo aver visto le strade adiacenti Palazzo Zanca riempirsi di suppellettili e rifiuti abbandonati

Dopo avere richiesto alla Sezione trasmissione radio della Polizia Municipale di analizzare le immagini registrate ad inizio settimana dalla videocamera di sorveglianza di Palazzo Zanca orientata in via Consolato del Mare, ho presentato una denuncia ai vigili urbani per individuare i soggetti che, in questi giorni, hanno conferito rifiuti di ogni tipo fuori dai cassonetti collocati nei pressi di Palazzo Zanca e che sono ben visibili nelle immagini”. E’ quanto ha evidenziato l’assessore all’Ambiente ed ai Nuovi Stili di Vita, Daniele Ialacqua, dopo avere constatato di persona l’ennesimo abbandono abusivo di rifiuti in un’area centrale della città, frequentatissima da cittadini e turisti, che per fortuna è presidiata dai vigili urbani con videocamere di sorveglianza. “E’ uno spettacolo indecoroso quello che sembrerebbe emergere da queste immagini. Un via vai di persone, alcune sembrerebbero dipendenti di attività commerciali della zona, che non curanti del rispetto delle regole e del decoro urbano, abbandonano a terra imballaggi di cartone, un divano, un mobiletto, apparecchi elettronici, rifiuti vari. Come se non bastasse l’operatore addetto alla raccolta rifiuti li sposta malamente lasciandoli sul marciapiede. Uno spettacolo che probabilmente va in onda similmente in tante zone della città ma che non sono purtroppo immortalate da nessuna telecamera. Per questo – continua l’assessore Ialacqua – convocherò nei prossimi giorni un ulteriore tavolo tecnico al fine di definire una volta per tutte le modalità necessarie per un monitoraggio più incisivo del territorio, collocando nuove telecamere e/o utilizzando al meglio quelle esistenti sul territorio, pubbliche e private che siano, come mezzo di prevenzione e repressione di comportamenti contrari al decoro urbano ed all’ambiente. Ricordiamoci – conclude Ialacqua – che non si tratta spesso soltanto di abbandono di semplici rifiuti urbani ma di rifiuti speciali, abbandonati nei torrenti ed in alcune zone ben precise della città, con potenziali gravi conseguenze sulla salute e sicurezza dell’uomo e dell’ambiente”.

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