Le opere di Antonello, ospitate nel Museo regionale cittadino, stanno per partire alla volta del Piemonte. Il Museo Civico d’Arte Antica di Palazzo Madama vara la sinergia con l’ente messinese: l’art sharing alla base della partnership
La Madonna col Bambino, Francescano adorante ed Ecce Homo – opere attribuite ad Antonello da Messina e ospitate dal Museo regionale cittadino – stanno per partire alla volta di Torino, dove saranno esposte a Palazzo Madama in un allestimento appositamente creato in Camera delle Guardie.
L’autorizzazione è arrivata dall’assessore regionale competente, Carlo Vermiglio, in armonia con la direzione della struttura messinese presieduta da Caterina Di Giacomo. L’iniziativa rientra nel campo dell’art-sharing. Lo straordinario “dialogo”, che ovviamente nella sede siciliana si allargherà ad altri importanti “interlocutori”, quali il Polittico di S. Gregorio e le opere afferibili alla migliore produzione post-antonellesca, conferma la destinazione della Filanda alla ospitalità di grandi eventi e rispetta il programma di accordi intermuseali intrapresi alla conclusione dell’adeguamento tecnologico dei locali storici.
Le opere offerte alla platea piemontese sono tra i primissimi lavori dell’artista e si sono imposte all’attenzione della critica internazionale per la straordinaria qualità della pittura, provocando uno fra i più dibattuti casi attributivi per la storiografia su Antonello. La collocazione cronologica, tra il 1460 e il 1465, è attribuibile dai riferimenti alla pittura fiamminga e provenzale: quel patrimonio di cultura “internazionale” che il giovane Antonello aveva certamente conosciuto durante il suo soggiorno formativo a Napoli presso Colantonio intorno al 1450.
Da Torino esprimono soddisfazione: il progetto di collaborazione con il Museo regionale di Messina conferma l’impegno del Museo Civico d’Arte Antica di Palazzo Madama e della Fondazione Torino Musei a fare sistema con altre analoghe realtà istituzionali. Dopo Torino, infatti, la mostra farà tappa anche nel museo siciliano dal 1 giugno al 10 luglio 2016, per ampliare le opportunità di fruizione dei capolavori di Antonello.