Ribaltata la sentenza emessa nel primo grado di giudizio: l’uomo scagionato dalle accuse di sequestro di persona e violenze sulla madre: il fatto non sussiste
Un ribaltamento totale della sentenza emessa nel primo grado di giudizio: un 63enne di Piraino è stato assolto, nella giornata di mercoledì, dall’accusa di maltrattamenti e di sequestro di persona nei confronti della madre. La donna, abbandonata in condizioni igienico-sanitarie precarie, sarebbe stata picchiata e sottoposta ad ogni genere di angheria secondo l’accusa. Una tesi, questa, che era costata all’imputato un anno e sette mesi di reclusione in giudizio. Sentenza totalmente rivisitata nel secondo grado, laddove l’uomo è stato addirittura assolto “perché il fatto non sussiste“. La decisione, a tratti clamorosa, è stata presa in seguito a una contestazione delle prove emerse in dibattimento, prove che avrebbero discolpato l’uomo qualora fossero state precedentemente tenute in debita considerazione.
[Foto d’archivio]