‘Ndrangheta, sgominato l’asse Roma-Palmi: confisca record, sigilli anche al lussuoso Hotel Gianicolo [FOTO e VIDEO]

StrettoWeb

‘Ndrangheta, maxi confisca per 36 milioni di euro da parte della DIA di Roma e Reggio Calabria e dalla Polizia di Stato di Reggio Calabria e di Palmi. Tra i beni confiscati anche il lussuoso Grand Hotel Gianicolo di Roma

Grand Hotel GIANICOLO 02Nella mattinata odierna, personale dei Centri Operativi DIA di Roma e Reggio Calabria e della Polizia di Stato di Reggio Calabria e di Palmi ha dato esecuzione, ad un provvedimento di confisca beni ai sensi del D. Lgs n. 159/11 (Codice Antimafia) emesso dalla Sezione M.P. del Tribunale di Reggio Calabria su proposta della Direzione Distrettuale Antimafia, in pregiudizio di MATTIANI Giuseppe e del figlio MATTIANI Pasquale.

La confisca è il risultato di due complesse e convergenti attività di indagine dirette e coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, che si è avvalsa degli accertamenti delegati al Centro Operativo DIA di Roma e delle risultanze investigative della Squadra Mobile di Reggio Calabria, del Commissariato di Palmi e della Divisione Anticrimine della Questura di Reggio Calabria, che hanno consentito di acquisire gli elementi necessari a dimostrare la contiguità del  MATTIANI Giuseppe alla cosca dei GALLICO, operante a Palmi (RC) nonché l’illecita acquisizione di un vasto patrimonio mobiliare ed immobiliare, in special modo nel settore turistico-alberghiero.

Tutto ha inizio nei primi anni novanta, allorquando un semplice e modesto motel della periferia di Palmi, l’ “Hotel ARCOBALENO”, sito in contrada Taureana di Palmi, si trasforma in una società dal capitale miliardario abilmente suddiviso tra i figli appena ventenni del MATTIANI Giuseppe, in quote di circa 250 milioni di vecchie lire ciascuna.

La nuova società, alla fine degli anni novanta e poco prima del Giubileo del 2000, effettua un’importante operazione immobiliare, consistente nell’acquisto di un ex monastero sito in uno dei posti più belli della capitale, il colle Gianicolo, di proprietà di una congregazione religiosa, per  trasformarlo in un lussuoso albergo : il “Grand Hotel GIANICOLO” (nelle foto a corredo dell’articolo).

Nei confronti del MATTIANI Giuseppe il Tribunale Sez. M.P. di Reggio Calabria ha ritenuto sussistenti seri e concreti elementi per inquadrarlo nell’alveo dei soggetti portatori di una pericolosità sociale qualificata (art.4 c.1 D.Lgvo 159/11) in quanto gravemente indiziato di appartenenza alla ‘ndrangheta. Sul versante patrimoniale sono state accertate rilevanti attività di reinvestimento di proventi non desumibili dai redditi dichiarati, e pertanto illeciti, provenienti anche da evasione fiscale. Nel corso dell’operazione si è provveduto alla confisca dei seguenti beni in capo a MATTIANI Giuseppe, a suo figlio Pasquale e ai terzi intestatari:

  1. società “Hotel Residence Arcobaleno SAS”, con sede legale a Palmi, proprietaria di due alberghi ubicati uno a Roma (sotto insegna “GRAND HOTEL GIANICOLO” di categoria 4 Stelle Lusso provvisto di 48 camere più piscina e parcheggio interno) e l’altro a Palmi (sempre di categoria 4 stelle sotto insegna “HOTEL ARCOBALENO);
  2. società “ Soc.Coop. SRL Full Service”, con sede legale a Roma;
  3. 42 beni immobili ubicati tra Roma, Castiglione dei Pepoli (BO) e Palmi costituiti da fabbricati, terreni edificabili ed agricoli;
  4. rapporti bancari intrattenuti in due istituti di credito.

Oltre alla confisca di tali beni il Tribunale ha disposto altresì il sequestro e la contestuale confisca di un’altra società: la “Immobiliare P.M.S. SRL” con sede a Palmi e la sottoposizione del MATTIANI Giuseppe alla sorveglianza speciale di P.S. per la durata di tre anni.

Il valore stimato dei beni in Confisca  ammonta a circa 36 milioni di euro.

Condividi