Un tuffo nel passato per ricordare cosa avvenne il 25 aprile del 1945: oggi l’Italia festeggia il giorno della Liberazione, una parola che racchiude mille significati, ma unici nel tempo. Storia, curiosità e approfondimenti su una data “simbolo”
Facendo un rapido sunto della storia, il 25 aprile 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclamò l’insurrezione in tutti i territori occupati dai nazifascisti: i partigiani si attivarono, il CLNAI assunse il potere “in nome del popolo”, e tre giorni dopo, secondo una delle prime disposizioni di condannare a morte tutti i gerarchi fascisti, sarebbe stato ucciso Benito Mussolini. Da lì a poco fu liberata tutta l’Italia settentrionale; il motto era: “Arrendersi o perire!”.
Il 25 aprile, così, terminò simbolicamente la Seconda Guerra Mondiale, portandosi dietro gli orrori che noi tutti ad oggi conosciamo, e vent’anni di dittatura fascista. L’anno seguente, precisamente il 2 giugno 1946, il popolo italiano, comprese per la prima volta le donne, fu chiamato ad esprimersi in merito ad una decisione di fondamentale importanza: monarchia o repubblica? Con la fine della guerra, l’Italia divenne una Repubblica; il 1 gennaio 1948 entrò in vigore la Costituzione.
-Il Canto popolare “Bella ciao” è il simbolo del sentimento antifascista italiano, nato nell’Appennino Emiliano prima della Liberazione, associato da sempre ai partigiani. Dapprima intonata da piccoli gruppi, “Bella Ciao” si diffuse in tutto il mondo negli anni seguenti la Liberazione, anche grazie al Primo Festival mondiale della gioventù democratica, Praga 1947, a cui parteciparono giovani partigiani emiliani che inventarono il tipico ritmico battimano.
-Il 2015 è un anno da ricordare: si è festeggiato, con grandi celebrazioni in tutta Italia, il 70° anniversario della Liberazione. Quest’anno ricorre il 70° del referendum a seguito del quale il Paese divenne una Repubblica.
-Il movimento della Resistenza nacque dall’impegno congiunto di esponenti di orientamenti politici talvolta opposti: dai monarchici ai comunisti, dagli azionisti ai socialisti, dai liberali agli anarchici, dai cattolici ai repubblicani). Per alcuni studiosi, i partigiani diedero vita ad una vera e propria guerra civile, combattendo non solo l’invasore straniero, ma anche il regime fascista all’interno del proprio Paese. È nella Resistenza, inoltre, che vanno ricercate le origini stesse della Repubblica: non per niente, l’Assemblea Costituente fu in massima parte composta dai partiti che avevano dato vita al Comitato di Liberazione Nazionale. La Costituzione, infatti, è ispirata a principi democratici e anti-fascisti.
25 APRILE: UNA DATA DA RICORDARE – Per l’Italia, lo abbiamo visto, il 25 aprile è una giornata che simboleggia l’unione, la libertà, la forza, la rinascita. Ma andiamo per un attimo a vedere cosa accadde nel mondo il 25 aprile di alcuni anni successivi al ’45: nel 1953, sulla rivista Nature venne descritta la struttura ad elica del DNA: James Dewey Watson e Francis Harry Compton Orick, nel 1962, vinsero per questo il premio Nobel per la medicina. Sempre in Italia, precisamente a Milano, il 25 aprile del 1969 avvennero due attentati che segnarono l’inizio degli anni di piombo. Facendo un rapido salto fino al 2015, invece, si ricorda la forte scossa di terremoto, di magnitudo 7.9, che ha colpito il Nepal, causando più di novemila morti.
LA LIBERTA’ – Con la Liberazione si è arrivati dolorosamente e faticosamente a conquistarsi questo valore assoluto, desiderato, atteso, preteso, riconosciuto, attestato, e ancora oggi combattuto. Dalla Libertà di un popolo che con le sue stesse forze ha vinto un oppressore, a quella che si tenta quotidianamente di affermare: la libertà di un bambino ad avere un futuro, la libertà di un uomo di professare la propria religione, di votare, di parlare, di scegliere, di pensare. Alcune di queste libertà vengono oltraggiate ogni giorno da pericoli lontani e vicini: sempre più spesso si consumano atti che vanno a ledere le libertà fondamentali dell’uomo, anche quella di vivere. I fatti di cronaca ce lo insegnano, ed è in giornate come queste che da Reggio fino a toccare tutte le località del mondo, ci dovremmo ricordare il perché è giusto festeggiare il giorno della Liberazione: per le più piccole libertà, per quelle più universalmente riconosciute, per quelle conquistate e per altre ancora da affermare.