Nuova seduta del Consiglio Comunale di Reggio Calabria: 10 punti all’ordine del giorno. Ospiti d’eccezione, il direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera, Frank Benedetto ed il commissario dell’Asp, Felice Iracà
Ma prima di aprire il dibattuto sul tema, il presidente del Consiglio, Demetrio Delfino propone di procedere, per prima cosa, all’approvazione del punto n.3: presa d’atto costituzione Commissione Toponomastica, che come da delibera è composta dal prof. Caridi Giuseppe (Deputazione Storia Patria); prof. Cantarella Giuseppe; prof. Cappellano Domenico; dott. Iorfida Stefano; dr.ssa Leotta Francesca; Eleonora Prof.ssa Misiano Angela; Enzo Marra; Francesco Gangemi; Antonino Matalone.
A seguito dell’approvazione di quello che in corsa del Consiglio è divenuto il primo punto all’ordine del giorno, si passa a parlare dell’altro importante argomento: Sanità locale e tutela dei diritti della salute.
Il tutto parte dall’intervento del consigliere di minoranza, Massimo Ripepi, che ricorda la mozione sulla sanità presentata in sede di Consiglio già il 18.5.2015, in cui si chiedeva la realizzazione di un nuovo ospedale e, in sostanza, “di riconoscerci come sistema sanitario metropolitano”.
D’Ascoli, invece, chiede di farla finita “con la caccia alle streghe”, tutelando, e questo è il pensiero comune, il diritto primario del cittadino alla salute.
Frank Benedetto ricorda che nell’Ospedale di Reggio ci sono 3 o 4 reparti digitalizzati: “digitalizzare l’ospedale significa cambiare cultura! Ma questo non è un processo che avviene dall’oggi al domani! Quando leggiamo testimonianze e sentiamo intercettazioni, mi sento addolorato ed indignato: tutto ciò non può essere nella cultura del sistema sanitario e di un medico. Mi auguro che al più presto si faccia chiarezza. Con i vecchi sistemi non siamo riusciti a controllare ciò che stava avvenendo nell’azienda. È il tempo che chiede di avere degli strumenti di controllo e verifica, che non devono essere assolutamente toccati dagli operatori. Siamo stati assistiti da tutte le aziende della Calabria – specifica punto per punto Benedetto – alcuni sono venuti dall’Asp di Cosenza per darci aiuto. Ai sei concorsi portati avanti fino adesso, se ne aggiungeranno altri 11 proprio perché stiamo puntando al massimo per un grande ospedale. Le linee guida di oggi ci consentono di dire quali sono le unità operative necessarie a Reggio secondo il numero della popolazione: c’è un dato calcolato, ecco perché sta cambiando sistema, ecco perché c’è un modo diverso di concepire la sanità e di rispondere ai cittadini. Abbiamo delle eccellenze, non c’è motivo di andare via”.
A queste dichiarazioni si aggiungono quelle di Iracà, per il quale “il sistema sanitario provinciale funziona se il territorio è in condizione di dare risposte necessarie in termini di salute”. Sull’articolazione dei distretti, invece, il commissario dell’Asp afferma che “devono coincidere con uno centrale: l’integrazione socio sanitaria è una scommessa. Abbiamo cercato di immaginare un distretto guida di un’area vasta, proponendo a Scura di realizzare una casa della salute a Reggio Calabria”.
Per Falcomatà non si deve fare di tutta l’erba un fascio, “l’ospedale di Reggio non è un ospedale degli orrori”, per questo è importante andare fino in fondo e recuperare la fiducia dei cittadini, una perdita che anche per Frank Bendetto è il triste risvolto della vicenda.
Questione Leonia: altro argomento su cui si pronuncia il sindaco Falcomatà nel giorno del Consiglio Comunale. “Purtroppo, continuiamo a non riuscire a liberarci dalla pesante eredità che viene dal passato: parlando di Leonia è evidente a quale passato ci riferiamo, e a proposito di questo è mortificante che qualcuno provi ad infondere dubbi o a confondere le responsabilità, si tratta di fatture non pagate per servizi e prestazioni che sono state svolte, rispetto alle quali giustamente la nostra amministrazione oggi ha fatto un’opposizione rispetto a quelli che sono i decreti ingiuntivi. In maniera direi inusuale – continua Falcomatà – il tribunale delle imprese di Catanzaro, in altre occasioni, ha dichiarato la provvisoria esecutività su una parte di questo decreto ingiuntivo, quindi rispetto a questo è chiaro che adesso all’avvocatura civica stiamo facendo delle valutazioni per provare a verificare se esistono le possibilità di chiudere in maniera transattiva la situazione e non gravare ulteriormente sulle spalle dei cittadini”.
-approvazione regolamento di contabilità;
-Riconoscimento di debiti fuori bilancio scaturenti da sentenze esecutive di condanna per contenzioso tributario
-Modifiche ed integrazioni al regolamento delle attività dello spettacolo viaggiante
-Addizionale comunale Irpef- determinazioni aliquota 2016
-Approvazione dei regolamenti di disciplina dell’imposta unica comunale: Imu e Tasi
-Determinazione ed approvazione aliquote per l’applicazione dell’imposta municipale propria (Imu) per l’anno 2016,
-Determinazione ed approvazione aliquote per l’applicazione del tributo dei servizi indivisivili (Tasi) per l’anno 2016,
-Approvazione del piano economico finanziario e delle tariffe per l’applicazione della tassa sui rifiuti (Tari) per l’anno 2016.
Anche il consiglieri Neri si pronuncia, infine, sulla questione Leonia: “è ovvio che Leonia incide sulle casse comunali perché si tratta fondamentalmente di una partita di debito. Noi abbiamo fatto il possibile, abbiamo sostenuto in giudizio tutte le nostre ragioni, prendiamo atto oggi dei provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria che confermano seppur parzialmente la provvisoria esecutività di una parte del decreto ingiuntivo. Il nostro atteggiamento è sempre quello di assoluta trasparenza, di serenità e di informazione nei confronti dei cittadini”.
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