Gli esponenti di minoranza in seno al Consiglio Comunale di Reggio Calabria esprimono in conferenza stampa diverse perplessità derivanti soprattutto dal “silenzio” dell’amministrazione comunale in merito ad alcune specifiche questioni
Ad aprire i lavori della mattinata, il consigliere Lucio Dattola, che introduce i diversi argomenti trattati, ricordando alcune delle questioni su cui l’opposizione si sta da tempo concentrando, come il Miramare, il Parco Caserta, e tanto altro: tutta una serie di situazioni, che a detta di Dattola, “fanno capire come ci sia un’amministrazione che cammina a fari spenti, con una lentezza esasperante ed un mancato decisionismo”.
Ad aggiungere “carne al fuoco”, sono gli altri consiglieri presenti, tra i quali Antonino Maiolino, che si concentra sulla “mancanza di comunicazione all’interno del Palazzo: si lascia al caso il cittadino e si dà spazio solo al sindaco e agli uomini intorno a lui. Non vogliamo dividerci in squadra dei buoni e dei cattivi – aggiunge il capogruppo di Forza Italia a Palazzo San Giorgio – siamo tutti in un campo di allenamento e dobbiamo portare profitti al cittadino”.
Dal caso Quattrone al Watefront, anche Massimo Ripepi vuole ricordare le “non risposte” giunte dal sindaco Falcomatà alle mozioni presentate anche in sede di Consiglio Comunale; tra gli altri, il consigliere Antonio Pizzimenti, invece, evidenzia quanto riscontrato nel corso dell’attività come commissario controllo e garanzia, facendo riferimento alla situazione “tutt’altro che risolta” degli alloggi popolari. Riqualificazione degli impianti sportivi, per cui il consigliere D’Ascoli preannuncia un eventuale incontro “con dati alla mano” alla fine della scadenza dalla sua interrogazione, ossia il 18 aprile; Società in House, manutenzione stradale: per il consigliere Luigi Dattola “si sta perdendo troppo tempo”.
A detta della Caracciolo, si rischia che, se entro il 15 aprile 2016 non vengono stipulati i contratti con le ditte che dovranno effettuare i lavori, “ancora non si sa se sia stata fatta la procedura di esplicazione del bando”, non verrà data la proroga al 31 agosto 2016, “e si rischia, quindi, che i bambini da settembre 2016 non potranno usufruire di questi asili”.
Si ricorda che “con conferimento al primo riparto, il Ministero dell’Interno ha inviato in data 23/03/2016 una circolare con cui l’Autorità di Gestione ha affermato che, fermo restando la data del 30/06/2016 per l’attuazione degli interventi, nel caso in cui non fossero state ancora intraprese le azioni programmate i vari distretti avrebbero dovuto dichiarare le ‘economie derivanti’ delle risorse non utilizzate, con conseguente restituzione delle somme eventualmente già ricevute. La stessa circolare però consente un ulteriore termine (15/04/2016/) per la sottoscrizione dei contratti necessari all’esecuzione delle opere, al fine di poter richiedere una proroga delle attività oggetto del primo riparto al 31 agosto 2016”.
“La gestione finanziaria complessivamente assegnata con il secondo riparto al Comune di Reggio di euro 1.712.796,87 – si continua a trasmettere – è avvenuta a seguito dell’approvazione dei piani di intervento predisposti dall’odierna Amministrazione Comunale. In questo, sono previste: la gestione dei nidi di Archi e Gebbione (anno educativo settembre 2016/giugno 2017) per euro 1.107.649,82; la gestione del nido aziendale del Cedir (anno educativo settembre 2016/giugno 2017) per euro 259.925,34; i lavori di adeguamento del nido aziendale del Cedir (attualmente munito di autorizzazione condizionata con validità al 30 marzo 2016) per euro 108.543,34”.
“E’ davvero indecente – aggiunge Mary Caracciolo – che nella nostra città soltanto il 2% dei bambini può accedere effettivamente agli asili nido: il Comune non può rimanere inerte”.
Per le ragioni sopra elencate, dunque, si auspica che i servizi sociali ed il sindaco Falcomatà facciano la loro parte “e si cerchi in tutti modi di far si che entro il 15 aprile si possano stipulare i contratti”.
MUSEO DEL MARE E FIERA DI ARGHILLA’ – Il consigliere Imbalzano parla di “violazione delle regole, di difesa ad oltranza dell’indifendibile”, aggiungendo le sue osservazioni anche in merito ad altre due questioni: lo stralcio del Museo del Mare dell’archistar Zaha Hadid e la fiera di Arghillà dell’archistar Vittorio Gregotti, “possibili volano di sviluppo: sembra – chiosa Imbalzano – sulla base di indiscrezioni in nostro possesso, che l’amministrazione voglia eliminare entrambi”.
Argomenti su argomenti, interrogativi, richieste, in merito a cui la minoranza chiede ancora ad oggi risposte concrete alla Giunta Falcomatà.