Massimo Ripepi, consigliere di minoranza in seno al Consiglio Comunale di Reggio Calabria, avanza la proposta di avviare una petizione popolare per salvare l’Aeroporto dello Stretto: stamane l’incontro con gli operatori dell’informazione
“Il governo Renzi ci deve dire cosa vuole fare con la nostra terra – continua – avvieremo questa petizione popolare nelle strade di Reggio e Messina, nonchè su una piattaforma internet, in modo tale da poter dare l’opportunità ai reggini fuori sede che tengono all’Aeroporto, di esprimersi”.
Ripepi si domanda come si fa a parlare di alta velocità, se prima non ci si sofferma su altre questioni fondamentali, come l’Aeroporto ed il Ponte sullo Stretto: “come si fa a pensare ad una città integrata?”
Ma andiamo a vedere del dettaglio cosa si chiede tramite la petizione: ci si rivolge al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio e al Consiglio dei Ministri perché intervengano immediatamente affinché l’Aeroporto di Reggio Calabria venga inserito come aeroporto d’importanza strategica: “gli aeroporti strategici coincidono con le città metropolitane, ma non si capisce perché è fatta eccezione solo per gli aeroporti di Genova e Reggio Calabria”.
Il pensiero comune, dunque, è che non si possa prescindere dal valorizzare e sostenere il trasporto aereo, una valorizzazione, in aggiunta, che deve essere affiancata allo sviluppo intermodale delle infrastrutture.
“Uno studio dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Laborest – si aggiunge- ha dimostrato che un pullman che parte da Messina, arriva a Reggio Calabria entro 45 minuti: questo dimostra che per la popolazione di Messina è più comodo e veloce usufruire dell’Aeroporto di Reggio Calabria, infatti per arrivare da Fontana Rossa di Catania a Messina si impiega oltre un’ora, utilizzando qualsiasi mezzo, sia esso pubblico sia privato”.
Si afferma, inoltre, che il tempo della traversata per Messina può essere ridotto se gli aliscafi partissero dall’area prospiciente la capitaneria di Porto, consentendo ai mezzi di attuare la traversa in soli 10 minuti.
“Una discriminazione attuata anche e soprattutto nei confronti della popolazione”: al sindaco Falcomatà, infatti, si chiede altresì di attivarsi, in quanto futuro sindaco della Città Metropolitana, per la costituzione di una società di gestione, nonchè per sviluppare al meglio le proposte rappresentate, di coinvolgere la Città Metropolitana di Messina, le Ferrovie, l’ANAS, la Società di Navigazione Caronte-Tourist, le Camere di Commercio delle due città metropolitane, l’Autorità Portuale dello Stretto e tutti gli enti pubblici o privati che lo stesso riterrà utili al conseguimento dello scopo.
Pasquale Imbalzano, inoltre, crede che la petizione in questione sia un ottimo punto di partenza “per tornare a discutere di aeroporto con consapevolezza e con l’idea di uno sviluppo strategico”.
Presente stamane, anche il consigliere provinciale e regionale, Francesco Cannizzaro, il quale evidenzia, dal canto suo, le tante iniziative portate avanti sulla questione aeroporto, ma il nulla di fatto nella sostanza, “nell’incalzare il Governo”. Cannizzaro saluta con soddisfazione e interesse l’iniziativa di Massimo Ripepi, proponendosi in prima persona di portare la petizione in sede di Consiglio Regionale e tentare di vederla approvata all’unanimità.
A chiudere i lavori della mattinata, ancora una volta Massimo Ripepi: ribadisce che la gente non deve firmare o meno la petizione pensando che sia un’iniziativa di una parte politica, rinnovando, tra l’altro, l’invito alla firma nei confronti dei capigruppo consiliari di Reggio e Messina, dei sindaci dei comuni ricadenti nelle due città metropolitane, dei consiglieri regionali eletti nella provincia di Reggio e Messina e della deputazione nazionale eletta nei collegi di Reggio e Messina, nonchè dell’intera cittadinanza delle due città dello Stretto.