I carabinieri di Merì sono entrati in azione e hanno bloccato i 4 componenti del nucleo. Sconfessato il Gip
I militari dell’arma, insospettiti dalla vita agiata condotta dal nucleo familiare, nel corso delle indagini hanno accertato l’illecita provenienza di buona parte della merce detenuta nell’abitazione privata dei Trovatello. Il 16 ottobre, in seguito ad una perquisizione, i militari hanno trovato nello stesso domicilio, adeguatamente nascosti dietro un doppiofondo nel pavimento del sottotetto, macchine fotografiche, autoradio, go-pro, telefoni cellulari, vari utensili da lavoro, ecc. gran parte della quale, da successivi accertamenti, è risultata provento di reato. Nel corso della stessa perquisizione sono stati rinvenuti dei foglietti manoscritti attestanti la vendita della suddetta merce ed anche una modica quantità di sostanza stupefacente.
In pratica i Trovatello avevano creato una rivendita di materiale vario a prezzi irrisori. Il Giudice del Riesame, censurando il GIP, ha dunque riconosciuto la pericolosità sociale e soprattutto la condotta criminosa dei soggetti indagati, sintomatica di professionalità nella perpetrazione di reati contro il patrimonio.