L’indicazione viene direttamente da Roma. I dati, elaborati dal dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, si riferiscono ai versamenti effettuati tramite fatturazione elettronica nel periodo compreso tra il 1° luglio 2014 e il 31 dicembre 2015
Da un’analisi complessiva degli indicatori del MEF emerge inoltre il 133° posto nel ritardo medio ponderato, ossia il numero di giorni intercorrenti tra la data di scadenza della fattura e la data di pagamento, e il 109° per tempo medio dei pagamenti, con un saldo delle fatture ricevute effettuato mediamente 10 giorni prima della loro scadenza.
“E’ un risultato importante, tenuto conto della posizione assoluta del nostro Ateneo nella classifica e, in termini relativi, del fatto che solo due altri atenei italiani presentano indici migliori e che nessun’altra amministrazione pubblica in Sicilia rientra tra i primi 500 posti – ha evidenziato la prof.ssa Daniela Rupo, delegata del Rettore al Passaggio Bilancio Unico -. Il dato è un riscontro oggettivo di una gestione finanziaria virtuosa. Il percorso di riorganizzazione contabile, avviato da circa un anno, rende evidenti i primi risultati positivi. La tempestività nel far fronte agli impegni di pagamento assunti dall’amministrazione testimonia, infatti, la capacità di programmazione nell’impiego delle risorse e l’adeguatezza del sistema di monitoraggio dei flussi finanziari, entrambe condizioni essenziali per assicurare un buon grado di liquidità operativa”.
I dati, elaborati dal dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, si riferiscono ai pagamenti effettuati tramite fatturazione elettronica nel periodo compreso tra il 1° luglio 2014 e il 31 dicembre 2015 (con l’esclusione di quelle respinte).
L’indicatore di tempestività dei pagamenti è calcolato come la somma, per ciascuna fattura emessa a titolo corrispettivo di una transazione commerciale, dei giorni effettivi intercorrenti tra la data di scadenza della fattura o richiesta equivalente di pagamento e la data di pagamento ai fornitori moltiplicata per l’importo dovuto, rapportata alla somma degli importi pagati nel periodo di riferimento.
La base di calcolo dell’indicatore è costruita, in accordo a quanto previsto dal D.P.C.M. 22 settembre 2014, includendo il complesso delle operazioni di pagamento riconducibili alla nozione di “transazione commerciale” richiamata dalla normativa.