Il professore Limosani scrive a Strettoweb: “un altro passo decisivo in questo processo di integrazione è stato compiuto”. Adesso la classe dirigente di Messina e Reggio non ha più alibi
Analogamente, anche se ovviamente su scala diversa, si può dire che l’istituzione di un’autorità portuale di sistema nello stretto costituisce una pietra miliare nella realizzazione del progetto di integrazione economica e sociale di quest’area. La realizzazione di un nuovo spazio europeo, in cui potranno prendere forma progetti comuni nel campo della mobilità, logistica, ricerca e innovazione, infrastrutture, sviluppo economico.
Alla conferenza interregionale è affidato il compito di elaborare proposte di legge e accordi di programma da sottoporre alla discussione e approvazione del Consiglio Regionale della Calabria e dell’Assemblea Regionale Siciliana; proposte finalizzate all’integrazione dei servizi e delle attività ritenute strategiche per lo sviluppo economico e sociale dell’area dello stretto. Tutto ciò coerentemente con quanto stabilito nell’articolo 117 della nostra Costituzione dove si prevede che le singole regioni possono ratificare intese al fine di migliorare l’esercizio delle proprie funzioni, anche con l’individuazione di organi comuni.
La classe politica non ha più alibi. Superate dunque le obiezioni di coloro che hanno sostenuto in questi anni che la diversa natura degli statuti regionali costituiva impedimento verso i necessari ed inevitabili processi di integrazione delle due aree, il nuovo spazio europeo necessita ora di essere riempito di contenuti attraverso proposte concrete e condivise.
* di Michele Limosani