Ccia Roma: cresce export ma i valori assoluti sono ancora bassi

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La performance dell’export romano si è rivelata deludente nell’ultimo trimestre ma il dato complessivo del 2015 segna una variazione tendenziale positiva del 3,1%

Sebbene la performance dell’export romano si sia rivelata decisamente deludente nell’ultimo trimestre (1.846 milioni di euro), in base ai dati Istat, il dato complessivo del 2015 segna una variazione tendenziale positiva del 3,1%, arrivando a sfiorare gli 8 miliardi di euro. E’ quanto emerge dai dati diffusi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Roma, in occasione della Quattordicesima Giornata dell’Economia.
L’incremento tendenziale delle importazioni provinciali, superiore a quello dell’export sia in termini assoluti che percentuali, accresce il disavanzo commerciale romano portandolo a -9,6 miliardi di euro. Archiviato il biennio 2013-2014, in cui l’export romano ha palesato chiari segnali di sofferenza (-8,4% nel 2013 e – 8% nel 2014), torna dunque a crescere l’ammontare annuale, a prezzi correnti, delle vendite oltreconfine, grazie ad aumenti pressoché generalizzati a livello geografico, con le uniche due eccezioni rappresentate dalla ripartizione “Oceania e altri territori” e Asia orientale.
L’export romano resta comunque in proporzione alla grandezza dell’economia molto basso; la propensione all’export della provincia di Roma è, infatti, solo del 5,7% a fronte di una media nazionale del 28,2%. (ADNKRONOS)

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