I problemi delle Camere di Commercio di Palermo e del raggruppamento di Catania-Siracusa-Ragusa hanno rallentato il decorso della firma del decreto che avrebbe dovuto ridare ruolo alle tre associazioni confederali di Confindustria, Confesercenti e Confimprese che, invece, vedono ritardare ulteriormente il loro mandato
I problemi di natura giuridico-amministrativo che hanno coinvolto le Camere di Commercio di Palermo e del raggruppamento di Catania-Siracusa-Ragusa, hanno portato la Regione Sicilia a nominare una figura esterna che potesse aiutare a comprendere al meglio le questioni in sospeso e che rivedesse tutte le carte dei 4 gruppi camerali. Questa decisione, però, non è stata accettata di buon grado dalle sezioni messinesi di Confesercenti, Confindustria e Confimpresa, in quanto: “le diatribe che stanno coinvolgendo le Camere di Palermo e del raggruppamento Catania-Siracusa-Ragusa non possono e non devono coinvolgere anche le altre Camere di Commercio dell’isola non coinvolte in alcuna questione giuridico-amministrativa”. Inoltre, le tre associazioni chiedono “il diritto di procedere urgentemente, senza alcun rinvio o intervento esterno, alla firma del decreto da parte dell’assessore per ridare ruolo alle forze confederali rappresentative di tutte le categorie presenti in Consiglio Camerale di Messina e chiudere la stagione commissariale, che dura purtroppo ormai da molto tempo, ridando nel contempo slancio alle imprese in questo grave momento di crisi economica”.