Il primo cittadino di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, alla presenza di diversi sindaci dei comuni che presto andranno a formare la Città Metropolitana, presenta il patto per Reggio, firmato sabato scorso con il Governo. È già stato previsto un altro incontro, in cui verranno approfonditi ulteriori aspetti
133 milioni di euro per la Città Metropolitana di Reggio Calabria, 79 i comuni che hanno risposto positivamente inviando delle proposte, sei ambiti previsti, coinvolti la città di Reggio, i comuni della Città degli Ulivi, i Comuni dell’Area dello Stretto, i comuni dell’Area Grecanica e della Locride. Ecco alcuni aspetti specifici illustrati stamane nel corso di una conferenza stampa indetta a Palazzo San Giorgio, durante cui il sindaco Giuseppe Falcomatà ha fatto un po’ il punto sulla situazione circa il patto per Reggio Calabria Città Metropolitana firmato due giorni fa con il presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, in vista di un ulteriore prossimo appuntamento dove verranno presentate le specificità di ciascun intervento riferito ad ogni singolo comune.
Ad oggi, si conosce il budget e la sua divisione per ambito: euro 51.256.000,00 per le infrastrutture; 18.256.000,00 per l’ambiente; 6.949.000 per lo sviluppo economico; 6.895.000,00 per scuola, università e lavoro; 48.147.766.87 per turismo e cultura; 776.000,00 per sicurezza e cultura della legalità. Di questi, 77.380.00 destinati alla città di Reggio Calabria, 12.130.000 per l’Area dello Stretto, 14.440.000 per la Città degli Ulivi, 13.850.000 per l’Area Grecanica, e 15.200.000 per i comuni della Locride.
Un lavoro impegnativo, come lo definisce il dirigente pianificazione urbana, Manuel Pillela e “stimolante dal punto di vista professionale”. Sono state vagliate decine di proposte provenienti dai sindaci di ciascun comune, molti dei quali presenti quest’oggi nella Sala dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, con cui sono stati organizzati decine di incontri: un’interlocuzione che continua per una strategia condivisa.
A tutti i sindaci si rivolge Pilella, ricordando le due scadenze perentorie, dicembre 2017 e dicembre 2020, che la presidenza del Consiglio dei Ministri ha dato come “non procrastinabili”. “Tutto quello che entro le scadenze non verrà completato, vedrà il serio rischio di essere disimpegnato”, conclude Manuel Pilella.
Ma di impegno messo in campo da parte di ogni soggetto coinvolto ce ne è e come, per quello che, come attesta anche Riccardo Mauro (consigliere delegato alla Città Metropolitana), è “un momento storico ed un passo concreto per la Città Metropolitana. Ho avuto la fortuna – aggiunge – e la responsabilità di far parte di questo progetto sin dal principio. I patti per il Sud, come piace dire al sindaco Falcomatà, non serviranno a tappare le buche ma per rifare le strade: si andrà a valorizzare l’aspetto turistico, culturale e a migliorare le infrastrutture, gli impianti di irrigazione, a valorizzare il nostro immenso territorio del verde”.
Ogni progetto presentato è stato finanziato, e questa per Mauro non è assolutamente una cosa scontata. “Occorre cambiare mentalità – conclude – lo sviluppo di Reggio passa inevitabilmente dall’Area dello Stretto e da tutta la zona Tirrenica e Ionica. 133 milioni di euro e lo sblocco di 410 milioni di tutte le opere già finanziate: in questa amministrazione si lavora a testa bassa per il solo interesse dei cittadini”.
“E’ giunto il tempo di spendere”, dice sorridendo il sindaco Giuseppe Falcomatà, in controtendenza a quanto si è da sempre proclamato, perché con questa “dote” affidataci “non si può più dire che non ci sono soldi”.
La volontà di portare avanti i patti per il Sud si è concretizzata in una chiamata fatta dal presidente Renzi a Giuseppe Falcomatà, risalente a settembre scorso: lo trasmette chiaramente il sindaco di Reggio, evidenziando il duro lavoro che da lì è partito, e che ha portato a sabato scorso, 30 aprile 2016, alla firma dei patti all’interno del rinnovato Museo Archeologico Nazionale.
Firmare per la prima volta qui a Reggio, lo spiega Falcomatà, ha un alto valore simbolico, significa “ripartire dalla punta dello stivale, si riconosce anche un merito al percorso portato avanti”. Un percorso che vuole trasformare Reggio “da città sul mare in città di mare. La vera industria su cui puntare – sempre parole del sindaco – è quella culturale, turistica, paesaggistica. Proprio ieri è arrivata in città la Costa NeoRomantica (leggi qui): 1600 passeggeri, 900 dei quali hanno invaso la nostra città anche solo per poche ore. Il segreto è dare l’occasione ai turisti di fermarsi un giorno in più, impostare un percorso virtuoso che porti a far conoscere le nostre bellezze al di fuori; per fare ciò non potevamo strutturare questo percorso chiudendoci dentro Palazzo San Giorgio. Abbiamo invitato i sindaci a presentare un progetto che desse respiro all’intera Città Metropolitana”.
Agli stessi sindaci verrà consegnato anche un libretto esplicativo degli interventi, che in bozza è già stato consegnato al presidente del Consiglio e ai ministri presenti sabato.
“NESSUN ESCLUSO” – E sempre ai sindaci dei 97 comuni della Città Metropolitana si rivolge ancora Falcomatà, volendo dare uno “stop” alle polemiche di questi giorni che parlano di “esclusi”.
“Sono stati coinvolti tutti – chiarisce il primo cittadino di Reggio – Non è vero che ci sono esclusi: non fanno parte di questo percorso solo i comuni che non hanno presentato proposte, o le hanno presentate in ritardo; 79 su 97 direi che è una scommessa vinta. Senza i patti per il Sud le opere non sarebbero mai partite, o forse sarebbero state avviate in gran ritardo. Finalmente si esce dagli egoismi, dai campanilismi, e si inizia a ragionare come comunità: questo è il risultato più importante, raggiunto con un metodo rivoluzionario rispetto al passato (qui Falcomatà di riferisce ai pacchetti Colombo degli anni ‘70). Si è voluto dare dignità ad ogni singolo territorio”.
E all’altra polemica, circa la non presenza dei sindaci sabato al Museo, Falcomatà risponde “l’organizzazione non era responsabilità del sindaco o del Comune. Con queste polemiche si perde il vero senso della giornata”.
Superata questa parentesi, Giuseppe Falcomatà si continua a concentrare sul da farsi, anche con i 250 milioni extra per tutta la Città Metropolitana: opere che hanno bisogno di un’accelerazione, ed in questo è stato inserito tutto il pacchetto del Decreto Reggio, che dovrà essere vagliato con attenzione. Un’altra questione che lo stesso Falcomatà ha posto in Anci si rifà al bando per la riqualificazione delle periferie: “il senso del bando – dice – è andare a vedere quali sono le aree degradate e periferiche, ed il percorso che si sta portando avanti è prevedere qualcosa in più per queste aree del Mezzogiorno che risultano inevitabilmente di più rispetto alle località del Nord.
REGGIO CALABRIA – Sul territorio reggino ricadono anche i finanziamenti di alcune opere contenute all’interno del patto per la Calabria, come la Diga sul Menta. Altre priorità specificatamente legate alla nostra città, il Roof Garden, attenzionato anche dal premier Renzi durante il suo tour nel nuovo Museo, l’Arena Lido, il collegamento alternativo della Statale Pellaro-San Gregorio, e una serie di interventi di tutela del patrimonio botanico-ambientale (leggi qui).
Appuntamento, dunque, alla prossimo incontro per la presentazione, nello specifico, di ciascuna scheda ed intervento contenuto all’interno dei patti per Reggio e per la Calabria.
Di seguito i link per consultare i documenti integrali, e l’intervento di oggi in conferenza stampa del sindaco Falcomatà.