Istat, retribuzioni contrattuali in aumento rispetto al 2015

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Ad aprile l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie rimane invariato rispetto al mese precedente e aumenta dello 0,6% nei confronti di aprile 2015

Complessivamente, nei primi quattro mesi del 2016 la retribuzione oraria media è cresciuta dello 0,7% rispetto al corrispondente periodo del 2015. Lo rende noto l’Istat. Con riferimento ai principali macrosettori, ad aprile le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dello 0,8% per i dipendenti del settore privato (0,7% nell’industria e 0,8% nei servizi privati) e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.
I settori che ad aprile presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono tessili, abbigliamento e lavorazione pelli (3,4%); energia elettrica e gas (1,9%). Si registrano variazioni nulle nei settori della metalmeccanica, delle telecomunicazioni e in tutti i comparti della pubblica amministrazione.
Alla fine di aprile, conclude l’Istat, la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 64,1% nel totale dell’economia e del 53,6% nel settore privato. L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 37,9 mesi per l’insieme dei settori e di 17,1 mesi per quelli del settore privato. Lo comunica l’Istat sottolineando come tra i contratti monitorati dall’indagine, ad aprile nessun nuovo accordo è stato recepito, mentre sette sono quelli venuti a scadenza. Complessivamente i contratti in attesa di rinnovo sono 52 (di cui 15 appartenenti alla pubblica amministrazione) relativi a circa 8,3 milioni di dipendenti (di cui circa 2,9 milioni nel pubblico impiego). Alla fine di aprile i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 35,9% degli occupati dipendenti e corrispondono al 34,6% del monte retributivo osservato. (ADNKRONOS)

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