Messina, aborti clandestini: le FOTO dei medici fermati. Vullo all’attacco: subito sospesi, i dati del reparto c’avevano insospettito

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Il manager dell’azienda sanitaria Papardo-Piemonte si considera parte lesa e svela: in poco tempo anche il numero dei cesarei ha subito una brusca sterzata. I vertici furono informati dell’inchiesta e collaborarono con le autorità per far venire a galla la verità sullo scandalo degli aborti clandestini a Messina

Lo scandalo non si placherà. Michele Vullo, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Papardo-Piemonte, ha sintetizzato così il suo scoramento a poche ore dall’esplosione dello scandalo degli aborti clandestini in città. Vullo ha rivelato che il suo insediamento sarebbe stato ostacolato duramente dagli apparati burocratici dell’assessorato e che l’allora ventilato trasferimento del reparto interessato dal Piemonte al Papardo non era casuale: “Nel 2014 non avevo prove per denunciare. Un dato che c’insospettì, fra gli altri, fu il numero eccessivo dei cesarei: all’epoca era pari al 63%, oggi è sceso al 20%” ha rivelato il manager a margine dei fermi di Giovanni Cocivera e Giuseppe Luppino (ritratti nella foto).

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