L’esponente di Felice per Messina invita i colleghi a ribellarsi al commissario renziano e scoppia la polemica. Alla fine il voto sul previsionale del 2015 slitta ancora per assenza del numero legale
L’adozione del bilancio previsionale, presentato ieri in Aula dalla Giunta, è slittata temporalmente alla prossima seduta per l’assenza del numero legale. Durante la sessione dei lavori di Palazzo Zanca – subito dopo l’insediamento di Gennaro (Pd), Caccamo e Rella (CMdB) – sono venuti al pettine i nodi politici legati all’adozione del documento contabile.
Il renziano Ernesto Carbone aveva evidenziato come un voto favorevole del suo gruppo fosse un atto irresponsabile vista l’azione amministrativa della Giunta. I consiglieri dem, in aperta polemica, hanno preso le distanze dalle sortite del parlamentare calabrese, prima fra tutti Antonella Russo che ha rivendicato libertà di voto.
L’affondo più duro è arrivato però dall’ex Pd Giuseppe Santalco, che ha accusato Carbone di compiere un atto di barbarie, di “pisciare in testa” ai consiglieri eletti. Il tutto in un clima surreale, dove i lavoratori del Comune e quelli delle cooperative dei servizi sociali presidiavano l’aula per avere garanzie sui futuri pagamenti.
Alla fine le defezioni in Consiglio hanno costretto la presidente del consesso civico, Emilia Barrile, ad aggiornare i lavori.