Messina, amministrazione e sindacati discutono sul futuro del Teatro Vittorio Emanuele

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L’amministrazione del Teatro Vittorio Emanuele di Messina ha incontrato i rappresentanti delle associazioni dei lavoratori Fp Cgil e Cisl Fp per discutere del futuro del Teatro e dei suoi dipendenti

Si cerca di far luce sul futuro del Teatro Vittorio Emanuele di Messina e sui suoi lavoratori: il Presidente, il CDA del Teatro e i revisori dei conti si sono riuniti in assemblea con le associazioni dei lavoratori, rappresentate da Clara Crocè e Rosa Raffa, dirigenti della Fp Cgil, e da Calogero Emanuele e Gino Risitano, in rappresentanza della Cisl Fp.
I sindacalisti hanno dichiarato: “Le beghe politiche non possono coinvolgere i dipendenti ed è necessario fare chiarezza e avere certezza sul futuro dei dipendenti e anche del Teatro perché non possiamo pensare che le dimissioni del sovrintendente possano compromettere le iniziative intraprese. In merito alla regolarizzazione del rapporto di lavoro, la riqualificazione del personale, la costituzione del FAMP e la stagionalizzazione di tutto il personale precario. In tutti gli incontri come sindacato abbiamo sempre sollevato le criticità e le problematiche legate all’organizzazione proposta dal Sovrintendente che sicuramente non soddisfa a pieno le questioni legate all’utilizzazione del personale con riferimento ai servizi da erogare. Per quanto ci riguarda la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso sul versante dei dipendenti è stata la delibera adottata dal CdA, che stabilisce di ricorrere a professionisti esterni personale in quiescenza formatori e quant’altro, il tutto mirato a mortificare e sminuire le professionalità interne che da oltre un ventennio assicurano i servizi e le attività con professionalità e senso di appartenenza. Chiederemo con urgenza un incontro al Presidente del Teatro e ai componenti il  consiglio di amministrazione, congiuntamente al collegio dei revisori, per conoscere quale determinazioni intendono assumere e soprattutto conoscere dati contabili ed economici che attengono tutti  dipendenti e gli orchestrali.Vogliamo capire la situazione economica e il futuro dei lavoratori. Il 31 maggio in scadenza i contratti per le masse artistiche e gli orchestrali. In assenza di riscontro non esiteremo ad organizzare eslatati manifestazioni di protesta.
I lavoratori proclamano lo stato di agitazione ed entro i primi giorni della prossima settimana pretendono di avere certezze e chiarimenti per evitare si passare ad altre azioni di tutela e garanzia, chiamando in causa se del caso l’assessorato regionale competente e passare anche allo sciopero di tutto il personale a tempo indeterminato e determinato, orchestrali compresi, che comprometterebbero anche la stazione artistica prevista”.
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