Messina, fruttivendolo gambizzato: la droga e l’ombra dell’offesa al boss

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L’agguato ad Angelo Arrigo sarebbe stata una rappresaglia mafiosa: il fruttivendolo di Messina avrebbe dato stupefacenti al figlio di un boss del rione, provocandone la reazione cruenta

Angelo Arrigo, il fruttivendolo di 27 anni gambizzato a Giostra, sarebbe stato vittima dell’agguato per un traffico di stupefacenti. A rivelarlo è Nuccio Anselmo sulla Gazzetta del Sud. Nella ricostruzione offerta dal quotidiano, Arrigo – secondo quanto appreso dagli uomini della Squadra mobile – sarebbe stato punito per aver passato una dose di droga al figlio di un boss mafioso del rione. Quest’ultimo avrebbe utilizzato alcuni suoi emissari per dissuadere il fruttivendolo dalla cessione al proprio rampollo. Dopo ripetuti avvisi, sarebbe stato ordinato l’attentato, cruento per dare un segnale a tutto il territorio.

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