Il poliziotto di Patti, che ha salvato la vita a un aspirante suicida sul traghetto fra Reggio e Messina, si dice imbarazzato per il clamore mediatico che ne è venuto fuori. E sulla portata dell’azione da eroe compiuta ridimensiona tutto: “sono aspetti del mio lavoro”
Modestia, umiltà, forza d’animo e tanto coraggio: è questa la ricetta d’eroismo che ha portato alla ribalta la figura di Basilio Fallo, l’agente di Patti che domenica scorsa – sul traghetto della Caronte e Tourist – ha salvato la vita a un aspirante suicida, gettandosi fra le onde e portando il giovane in salvo. Intervistato dalla Gazzetta del Sud, Fallo ha ridimensionato la portata della sua azione: “non credo di aver fatto nulla di speciale, sono aspetti del mio lavoro. Quello che ho fatto io, tanti miei colleghi lo hanno fatto in altre occasioni” ha dichiarato a Gabriele Villa manifestando una certa ritrosia innanzi all’attenzione mediatica che il caso ha suscitato. “L’unica cosa che, fra virgolette, mi rende felice di tutto questo clamore è che, in qualche modo, emerge il lato positivo dell’essere poliziotto” ha aggiunto con l’orgoglio di chi ama la divisa.
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