Con una sola eccezione, la Corte di Cassazione ha confermato il verdetto emesso in Appello. Il gruppo di rumeni, con la collaborazione di una base italiana, sfruttava le migranti costringendole a prostituirsi lungo la provincia tirrenica di Messina
L’organizzazione criminale che gestiva il giro di prostituzione smascherato fra Messina e Milazzo nell’ambito dell’operazione “Bani Bani” è stata condannata con sentenza definitiva. Ieri, infatti, la Corte di Cassazione ha confermato le condanne emesse in Appello a Luglio, imponendo un nuovo processo solo per Mariano Claudio Tufan, accusato di sfruttamento della prostituzione minorile.
Per gli altri imputati le condanne sono state pesanti: Gheorghe Gabriel Pirvu dovrà scontare 17 anni, Dorel Petrache 16, Sebastian Costel Marcosan e Catalin Dadiloveanu 14 anni ciascuno. Dodici anni sono stati inflitti a Florin Atos Costantin, 11 a Ghoerge Ionut Ghita, 10 a Ion Alexandru, 9 a Mihai Ilije, 8 a Mihai Haralambie e 7 a Francesco Panarello. Sei anni di reclusione spetteranno, infine, a Costantin Oprea, Gina Markosan e Petrica Bacar, 4 anni e 8 mesi a Ioana Costantin, 2 anni e 8 mesi a Teodor Florin Dragomin, 2 anni e 5 mesi a Mirela Luca Adina.