Piazza Cairoli, da sempre luogo di ritrovo per i messinesi, è da tempo diventata invivibile a causa dei continui dissesti alla pavimentazione. Per i negozianti la situazione corrisponde anche ad una perdita importante nei guadagni e i cittadini non ne possono più di vedere la piazza ridotta ad una groviera
Ma nelle ultime settimane, chi viveva la piazza ed era abituato a passeggiare lungo il perimetro interessato è stato costretto a fare maggiormente attenzione in quanto la zona è diventata una vero e proprio campo da guerra. Il lato nord della piazza è stato recintato in più punti: i continui danni alla pavimentazione e ai recinti degli alberi hanno reso invivibile l’intera area. Sono tanti i messinesi che nell’ultimo periodo hanno subito incidenti a causa delle buche e dei tasselli rialzati, al di sotto dei quali sono presenti vuoti di terreno, pericolosi per l’incolumità dei cittadini.
A tutto questo si aggiungono le continue proteste da parte dei commercianti che, dopo l’attuazione dell’area pedonale, si sono riuniti in due distinti comitati: uno a favore e l’altro contro l’isola pedonale. Per i primi, pedonalizzare l’area ha significato rendere possibile la mobilità a tutti e a mantenere maggiormente ordinata la viabilità attorno al centro cittadini. I commercianto del Comitato “No Isola”, invece, l’isola ha vanificato gli anni di lavoro spesi a costruire un solito giro economico nella città, poiché la pedonalizzazione ha compromesso i guadagni e molti di loro sono adesso in crisi.
Una situazione che continua a far discutere e che preoccupa anche i messinesi che commentano quasi rassegnati la devastante situazione nella quale è costretta piazza Cairoli: “Il Nobel andrebbe dato anche a chi progettò la pavimentazione in parquet in quel tratto della piazza. Già subito dopo l’inaugurazione ? commenta un passante ? iniziò ad essere vandalizzato dai soliti sfaccendati. Mi viene da piangere a vedere la mia bellissima Messina ridotta così“.