Il Comune di Messina ha perso troppo tempo e il Governo nazionale ha adottato una riforma che rispedisce al mittente il progetto varato da Palazzo Zanca: adesso si spera in una battaglia sinergica degli Enti locali per indurre l’Esecutivo a varare una sanatoria
Un’interpretazione scrupolosa del dettato normativo potrebbe arrestare l’agognata apertura dei cantieri per la realizzazione della nuova via Don Blasco. Al netto dei buoni propositi dell’Amministrazione e dell’ottimismo rivendicato da Gaetano Cacciola, il progetto rischia di essere congelato per la riforma degli appalti voluta da Renzi, entrata in vigore due giorni prima della pubblicazione del bando di gara.
Una corsa contro il tempo, l’ennesima, che la Giunta ha inesorabilmente perso, con un verdetto che potrebbe essere ribaltato solo su pressione degli Enti locali, qualora il Governo decida di approvare una sanatoria che consenta ai Comuni e alle Regioni di non incappare nelle regole interpretative appena disposte per le infrastrutture già messe in cantiere.