Il consigliere di minoranza Giuseppe D’Ascoli attesta una situazione, fatta presente precedentemente, circa l’inagibilità delle palestre scolastiche del Comune di Reggio Calabria: “gaffe del sindaco Falcomatà e dell’assessore Zimbalatti”
L’aveva annunciato nel corso di altri incontri alla presenza della stampa; oggi il consigliere di minoranza Giuseppe D’Ascoli dà la sua risposta, con documenti alla mano, in merito alla situazione delle palestre scolastiche del Comune.
Un argomento su cui era avvenuto, in sede di Consiglio Comunale (risalente a circa 3 mesi fa) un botta e risposta tra il consigliere, il sindaco Falcomatà e l’assessore Zimbalatti: il primo faceva presente il fatto che diversi ragazzi, in tenuta ginnica, entravano nelle palestre in questione; in modo particolare, a detta di D’Ascoli, si vedevano giovani entrare al “Vitrioli” anche negli orari extra scolastici. Il problema verte su un punto ben specifico: la non agibilità di queste palestre, in merito a cui sia il sindaco che l’assessore avevano attestato il contrario, almeno per quanto concerneva una delle strutture, ossia il “Vitrioli”. Questo quanto trasmesso stamane in conferenza stampa dal consigliere D’Ascoli, il quale articola il suo discorso partendo dall’agosto del 2015, quando l’assessore Zimbalatti ha indetto una conferenza stampa presso l’Auditorium Versace, avente come tema proprio le palestre comunali: “in quell’occasione – parole di Giuseppe D’Ascoli – è venuto fuori che nessuna delle palestre comunali era agibile”. Cosa attestata anche da una nota successiva inviata a varie società sportive che richiedevano di partecipare ad un bando, qualora fosse stato pubblicato, per accedere alle palestre comunali.
Da queste constatazioni emerge l’incertezza del consigliere D’Ascoli, la sopracitata osservazione del via vai di giovani dalle palestre, e l’interrogazione avanzata in Consiglio Comunale.
“Ho scritto un’interrogazione indirizzata al dirigente, all’assessore Zimbalatti e al sindaco Falcomatà – prosegue D’Ascoli – in cui ponevo delle domande sull’uso delle palestre, chiedevo se fossero state date in concessione e con quale bando. Il dirigente e l’assessore risposero che nessuna palestra è dotata di certificato di agibilità”.
È a questo punto che D’Ascoli parla di “gaffe” dell’assessore e del sindaco, considerando il fatto che queste palestre non solo sarebbero prive di autorizzazione, ma anche delle assicurazioni.
“Era stato detto che queste palestre sarebbero state rese fruibili a monte di una spesa di 2 milioni 520 mila euro – conclude Giuseppe D’Ascoli – somma che dovrebbe essere stanziata dal patto per il Sud. Cosa aspetta allora il sindaco? Perché queste palestre vengono usufruite da alcune attività sportive? Mi viene da pensare ad una gestione un po’ particolaristica, come quella del Miramare”.
E sul Miramare ritorna anche la consigliera Mary Caracciolo, parlando di “un’amministrazione degli spot e dei selfie. Una soap opera mai finita, quella del Miramare, un ex albergo ancora oggi utilizzato quale luogo di d’incontro di associazioni. Quale deve essere il vero utilizzo della struttura non si comprende”.
Mary Caracciolo si interroga anche sul ruolo ricoperto dal sindaco Falcomatà, “che durante il suo intervento nella trasmissione Omnibus di La7 (leggi qui), non sapeva quantificare i finanziamenti utili alla sua città”. Sempre la Caracciolo parla di “incapacità di una persona che magari ci crede a quanto gli viene millantato a Roma”.
Ma ritorniamo al tema centrale della conferenza stampa odierna, ossia quello riferito alle palestre scolastiche comunali, su cui si sofferma anche Mary Caracciolo, affermando di essere ancora in attesa di vedere attuato quanto dichiarato nel DUP di febbraio 2016: “che sarebbe stata fatta una ricognizione delle palestre”.
Presenti stamane, anche il capogruppo di Forza Italia, il consigliere Antonino Maiolino, ed il consigliere Luigi (detto Luigione) Dattola.
Maiolino si riferisce dapprima all’ormai ex esponente in prima linea di Forza Italia, nonché ex consigliere di minoranza, Demetrio Marino, oggi nelle file della maggioranza.
“Ci siamo liberati di una palla al piede”, parole di Maiolino, che si dichiara deluso dall’atteggiamento di Marino tenuto in sede di discussioni.
Detto ciò, Maiolino tiene il punto sulla richiesta avanzata dal consigliere D’Ascoli sulle palestre scolastiche comunali, che da parte del sindaco e dall’assessore ha ricevuto una risposta “quantomeno aleatoria”. Ma non si ferma qui: Maiolino si pone delle domande anche sulla gestione del PalaCalafiore per il concerto dei Negramaro, svoltosi domenica 8 maggio. “Ho fatto ricerche – dice – non c’è utilità sociale nel far pagare ai cittadini il biglietto a prezzo pieno!”.
Il capogruppo di Forza Italia parla di “atteggiamento ostruzionistico dell’amministrazione, che deriva dall’incapacità politica della maggioranza a presentare proposte alternative. Il livello dell’attenzione nelle commissioni si è alzato grazie alla nostra presenza, che garantisce il numero legale per lo svolgimento delle stesse”.
Atteggiamento che lamenta anche la consigliera Caracciolo in aggiunta ad un’altra questione relativa alla Carta di Pisa, prima approvata, con delle modifiche apportate dalla maggioranza, secondo quanto si trasmette, poi portata all’ordine del giorno in sede di Consiglio Comunale e successivamente “accantonata”. La minoranza, dunque, chiede che si ritorni sull’argomento, denunciando “una sbagliata gestione della cosa pubblica”.
“Cattiva gestione”, che a detta di Dattola si rende più che mai evidente nelle vie cittadine, in particolar modo nella zona di Ciccarello, “dove era stato programmato un intervento, ed invece ad oggi la zona vive in un degrado totale. L’immagine della città che loro professano, non si vede per niente”, conclude Luigi Dattola.