“Io riciclo e amo l’ambiente” è il concorso rivolto ai bambini delle scuole di Reggio Calabria per sensibilizzarli, con creatività e divertimento, al riciclo e al rispetto per l’ambiente: oggi la conferenza stampa di premiazione a Palazzo San Giorgio
Stamane, la Sala dei Lampadari di Palazzo San Giorgio ha preso vita e colore grazie alla presenza dei bambini che hanno partecipato alla suddetta iniziativa: un concorso, che ha voluto far riflettere sul valore dei rifiuti, sviluppare comportamenti responsabili e offrire spunti di approfondimento e riflessione a insegnanti e allievi contro l’usa e getta promuovendo, attraverso la manualità, la consapevolezza che il rifiuto è risorsa.
Si punta soprattutto sui bambini, dunque: non per niente, diversi di loro, delle terze e quarte classi delle scuole primarie cittadine, hanno aderito con entusiasmo al concorso di quest’anno, il cui tema centrale era l’acqua. Sottomarini che navigano in un labirinto di carta, navi, barchette, tutti realizzati con materiale di riciclo: plastica, lattine, vetro, carta, stoffa o altri materiali.
Difficile selezionare le opere da premiare, lo attesta proprio Francesca Minuto: le creazioni dei bambini, infatti, sono passate al vaglio di una giuria selezionata appositamente per il concorso fino ad arrivare ad oggi, a Palazzo San Giorgio, dove i bambini stessi hanno ricevuto il tanto ambito riconoscimento. Alla giuria e ai rappresentanti delle istituzioni sono state date in dono altre creazioni originali, sempre sul tema del riciclo.
Presenti all’incontro, oltre alla già citata Francesca Minuto, i membri della giuria, bambini, genitori e insegnanti, anche il presidente del Consiglio Comunale Demetrio Delfino, e l’assessore alle Attività Produttive, Mattia Neto, la quale rimarca il suo piacere a partecipare nuovamente a questa iniziativa “che vede i bambini protagonisti nella produzione di opere sempre belle e interessanti. È bello rivolgersi ai bambini – aggiunge l’assessore – e abituarli ad avere cura dell’ambiente, sensibilizzarli sin da piccoli, perché loro saranno i cittadini del domani”.