Oggi pomeriggio i gruppi folk “I lanternari” e “La ginestra” hanno presentato al Palazzo della Provincia di Reggio Calabria il brano “U terremotu” ispirato al terribile terremoto del 1908
I lavori sono stati aperti dal Consigliere Provinciale e Regionale Francesco Cannizzaro: ospitato a Santa Venere e accolto dai due gruppi, il Consigliere racconta di aver passato momenti di folklore molto suggestivi grazie al talento musicale di bambini, ragazzi e veterani. “Durante quest’occasione, una coppia di ragazzi hanno cantato e rappresentato la storia della nostra citta, nella sua pagina più buia: il terremoto del 1908. Attraverso questo cantato, è nata l’idea di conferire un premio ai due gruppi nonché di presentare questa canzone alla città, che dovrebbe conoscerla e impararla”.
Il Gruppo La Ginestra di San Salvatore, presentato dal racconto del vicepresidente Francesca Riso, dal 1987 porta la tradizione calabrese in giro per l’Italia e non solo: nel 2002 gira l’Europa per arrivare fino in Olanda. Il gruppo prende il nome dall’arbusto che nasce sulle colline reggine e ha come obiettivo portare avanti usi, costumi, danze e musiche del nostro territorio, soprattutto della vallata del S. Agata. Tutti i membri indossano costumi tipici d’ispirazione spagnola, influenza dovuta alla dominazione che la Calabria ha subito nel corso della storia.
Il Gruppo “I lanternari”, presentato da Caterina Novaro, da circa un anno collabora con La Ginestra. I lanternari in un tempo antico erano addetti a portare la luce e l’olio a chi aveva le lanterne a casa; con la stessa passione, racconta il presidente, il gruppo cerca di trasmettere passione sul palco ad ogni esibizione. Nasce nell’ottobre del 2014 da una serata trascorsa in amicizia tra amici e parenti con la voglia di tramandare il folklore e le tradizioni attraverso la fondazione di un nuovo gruppo. Il gruppo ha sede legale a Bagaladi ma ospita membri di tutto l’entroterra reggino, da Cardeto a Salice, da Santa Venere a Trunca.
Su richiesta del Consigliere Cannizzaro il brano è stato eseguito due volte, una volta con l’utilizzo dell’amplificazione e una seconda volta senza microfoni. Il testo della canzone racconta il dramma della catastrofe naturale abbattutasi in una notte di dicembre del 1908 su Reggio e Messina. I cuori dei reggini sono andati a cercare conforto nel volto della Patrona di Reggio, la Madonna della Consolazione. Viene recitato, infatti, in chiusura del brano: “Grazie Madonna per le suppliche fatte, tu hai convinto Dio a perdonarci; Vergine bella a te questo grazie e per il nostro Dio questa canzone”.
Presenti al tavolo dei relatori anche il Consigliere Provinciale Demetrio Cara e l’assessore alla cultura Eduardo Lamberti Castronuovo che si sono impegnati a fare in modo che il brano venga diffuso il più possibile nelle scuole e per tutta la città.
“Dobbiamo fare in modo che questa canzone la conoscano tutti. Con i fondi degli stati generali della cultura acquisteremo domani un certo numero di copie del brano e le metteremo in distribuzione gratuita presso il Palazzo della Cultura, perché se non è cultura questa qual è? La canzone è popolare, è la nostra forza”. L’assessore Lamberti nel pronunciare queste parole ha annunciato anche che venerdì sera, prima del “Salotto dell’editore”, su RTV verrà trasmesso il brano perché la città possa conoscerlo il prima possibile. Inoltre, l’assessore ha proposto come impegno la realizzazione per Agosto 2016 del primo Festival internazionale del folklore: partendo da Gambarie, per interessare anche Reggio, Locri e Rosarno: quattro serate in cui si sfiderà il folklore nazionale.
Al termine della presentazione, i due gruppi hanno ricevuto due targhe commemorative.