Reggio Calabria: all’Aurora l’anteprima del film “Era d’estate”

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La regista Fiorella Infascelli ha presentato ieri sera in anteprima nazionale il film “Era d’Estate” su Falcone e Borsellino al Cinema Aurora di Reggio Calabria

Si è tenuta ieri sera al Cinema Aurora di Santa Caterina la proiezione in anteprima nazionale del film “Era d’Estate“, che vede i bravissimi attori Massimo Popolizio e Giuseppe Fiorello nei rispettivi ruoli dei giudici Falcone e Borsellino. La storia è quella della permanenza di circa sei settimane dei due giudici sull’isola dell’Asinara, prima del maxi processo che si sarebbe tenuto a novembre.
Il film, come racconta la regista Fiorella Infascelli, presente all’anteprima reggina, vuole essere una sorta di ritratto dei due giudici, che coglie il loro lato più umano.
La serata è stata organizzata in occasione della commemorazione del XXIV anniversario delle stragi di Capaci e Via D’amelio da Circolo del Cinema C. Chaplin e “Area Reggio Calabria”, componente dell’Associazione Nazionale Magistrati.
Presenti alla proiezione anche il Procuratore DDA Stefano Musolino, componente del coordinamento nazionale Area; Lirio Abbate, Caporedattore dell’Espresso e Claudio Scarpelli, presidente dell’associazione C. Chaplin.

Il cinema Aurora è stato preso d’assalto da centinaia di iscritti e di ospiti, emozionati all’idea dell’anteprima. Tantissime persone hanno deciso di assistere pur non trovando posto a sedere, appoggiandosi alle pareti del cinema. Grande attesa anche per il dibattito successivo alla proiezione, in cui finalmente la regista avrebbe ascoltato ogni impressione e sciolto ogni dubbio.
Ai nostri microfoni la Infascelli ha detto: “E’ un film intimo. Parla del rapporto tra loro due, con la famiglia. Racconta un lato non conosciuto dei loro caratteri e della loro amicizia. Ho voluto svelare una parte di loro più sconosciuta, tirandoli giù dal piedistallo, mostrando il loro lato ironico, spiritoso. Il paesaggio dell’Asinara è forse il terzo protagonista del film: stavano in uno dei posti più belli del mondo, però in carcere, perché allora l’Asinara era carcere“.
Un altro grande elemento del film è il mare, caro anche alla città di Reggio, che scandisce lo scorrere del tempo. Dice la regista: “Sia Falcone che Borsellino adoravano il mare, la possibilità di stare in un posto dove potevano vedere l’orizzonte, dove potevano guardare, attraverso il loro sguardo entra nella storia“.

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