Una grande mostra di 125 quadri, di grandi artisti, confiscati alla mafia; l’inaugurazione del Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi” di Reggio Calabria; un concerto dell’Orchestra Sinfonica della Rai e poi incontri, mostre, spettacoli, concerti, conferenze, visite guidate, apertura straordinaria di Istituzioni e monumenti, per un totale di oltre 300 manifestazioni sono il ricchissimo cartellone degli Stati Generali della Cultura che si svolgeranno dal 25 aprile al 25 maggio 2016 a Reggio Calabria e in tutta la sua provincia. Un enorme palcoscenico per la più grande manifestazione culturale che abbia mai preso vita in Calabria che vedrà spettatori privilegiati migliaia di studenti di ogni scuola e grado.
“La cultura e la lotta per la legalità sono legate a filo stretto – ha detto l’assessore provinciale alla Cultura e alla Legalità Eduardo Lamberti-Castronuovo, ideatore e anima degli Stati Generali – Così la mostra delle opera d’arte confiscate alla mafia, che diventerà permanente nel nuovo Palazzo della Cultura, sarà sempre un segnale e un monito: il simbolo del recupero di un patrimonio restituito alla comunità”. Una mostra – dal titolo “A tenebris ad lucem – L’arte ritrovata torna bene comune” – ricchissima di opere di grandi artisti, da Dalì a Fontana, da Sironi a De Chirico, da Ligabue a Carrà, a cui si aggiungono preziosissime opere del Sei-Settecento. Una galleria permanente d’arte contemporanea di 125 quadri al Palazzo della Cultura di Reggio Calabria (uno spazio di oltre 4 mila metri quadrati) che sarà inaugurata il 7 maggio. I visitatori, in gruppi non superiori a 10 persone, saranno accompagnati da un gruppo di giovani guide – preparate per raccontare in inglese, francese, spagnolo, tedesco e arabo tutte le opere esposte – in un percorso all’interno del Palazzo, che giungerà da ultimo ai quadri più importanti.
A questa si aggiungerà la collezione San Paolo, una ricchissima esposizione di icone russe (circa 150) e quadri, datati tra Cinque e Settecento, comprendente anche il famoso San Michele Arcangelo e il drago, una raffinata tela del Quattrocento, “copia” un tempo attribuita ad Antonello da Messina. Il Palazzo della Cultura quale vivace polo d’arte darà vita a uno spazio aperto offerto a tutti gli artisti calabresi, di tutte le età. Ancora il Palazzo della cultura ospiterà una biblioteca che sarà formata dalla donazione dei volumi della Biblioteca Calarco, una inestimabile raccolta di libri rari dal Sette all’Ottocento.
Un Palazzo vivo, innovativo, legato al territorio, che organizzerà visite guidate a giovani e studenti per raccontare l’arte e la vera cultura di una Regione, quella cultura che è l’arma più forte della lotta per la legalità. Da qui il titolo della manifestazione: “la Cultura è/e legalità”.