Stamane la conferenza stampa di chiusura della stagione artistica della compagnia Officina dell’Arte: “quasi un sold out a spettacolo”. Domani sera, al “Cilea”, si porterà in scena “La banda degli onesti”
“La gente riviene al teatro, abbraccia un po’ d’arte e di cultura – aggiunge Peppe Piromalli – in questo mestiere contano gli applausi, il consenso del pubblico, e proprio per il pubblico abbiamo già pronto il planning del cartellone per l’anno prossimo, ancora da definire al meglio”.
Proprio in merito alla prossima stagione, infatti, Piromalli si rivolge a chiunque voglia supportare l’attività della compagnia, a cui la Provincia ha erogato già un contributo per la stagione estiva dello scorso anno, ed è pronta a farlo anche per quest’anno: lo annuncia in conferenza stampa il consigliere Francesco Cannizzaro.
“Passione, umiltà e lavoro: tre parole che accomunano tutti coloro che si adoperano in maniera positiva in questa città, come Peppe Piromalli – parole dell’assessore comunale al bilancio, Armando Neri – Oggi si fa un bilancio importante di una stagione teatrale bella sia nella qualità che nella quantità. Questa città deve ripartire dalla cultura, si deve saper affrontare i problemi con serenità: un percorso lento, ma tracciato dall’amministrazione Falcomatà in una fase che vuole essere di risorgimento, e questo comporta sacrifici per tutti. Nonostante ciò, crediamo fortemente nella ripartenza della cultura dal basso”.
Un “risorgimento”, come lo ha definito Neri, che per l’assessore provinciale alla Cultura e alla Legalità, Eduardo Lamberti Castronuovo, si dovrebbe meglio definire con il termine “neo-umanesimo”. Per l’assessore, infatti, è necessario mettersi tutti dalla stessa parte. Per dire questo, parte da un’amara constatazione: “sul Teatro Cilea ha sempre vinto il diritto di veto: chiunque ha potuto lo ha esercitato. Avevamo trovato il modo per gestire il teatro, ma alla fine è svanito tutto. Il teatro non è un albergo a ore – continua Eduardo Lamberto Castronuovo – C’è bisogno di una direzione tecnica, prima di tutto, e poi artistica. Il nostro teatro è stato salvato da Italo Falcomatà, ha una storia meravigliosa: era il secondo teatro al mondo ad avere il carosello, poi cementato”.
Per l’assessore Lamberti Castronuovo, dunque, la prima cosa da fare, al di là del successo ottenuto dall’Officina dell’Arte, che stamane viene certificato, è rimettere le cose in sesto, guardando veramente al solo interesse del teatro: “rimettiamo la parola legalità nella gestione – chiosa l’assessore – l’arte non si gestisce, abbiamo bisogno di un progetto di pianificazione culturale”.
“Si conclude in bellezza – conferma il consigliere Cannizzaro – con un arricchimento culturale e di qualità per la città. Il percorso dell’Officina dell’Arte non può non essere non condiviso da tutti: è una realtà meritevole”.
“È ovvio che questo non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza – dichiara alla stampa Peppe Piromalli – però non dipende da noi: la partenza, come sempre, dipende da altri. Speriamo un altro anno di essere ancora al Cilea e di proporre un cartellone all’altezza di questo di quest’anno. Reggio come sempre risponde quando c’è da rispondere, è ovvio che è un punto d’orgoglio: partiamo da qua per fare di più, se è possibile”.